Santarcangelo. Ecco la ‘tassa’ per i matrimoni: sposarsi alla Pieve costa 200 euro

PIEVEUNA VOLTA bastava un’«offerta», libera. Certo, non si poteva essere di braccio troppo corto, visti i costi «per le pulizie, il riscaldamento (nei mesi autunnali) e le altre voci di spesa. Ma adesso la parrocchia di Santarcangelo ha deciso di fissare una vera e propria tassa per le coppie che decidono di sposarsi alla chiesa della Pieve (nella foto), una delle più richieste per i matrimoni non solo dei santarcangiolesi. In una delle ultime riunioni, il consiglio pastorale della parrocchia ha scelto di istituire un rimborso fisso per tutte le coppie, siano esse residenti o vengano da fuori Santarcangelo. E la cifra non è certo simbolica: agli sposi viene chiesto un contributo «non inferiore ai 200 euro». Tant’è che chi ha chiesto informazioni nelle ultime settimane per i matrimoni, ha storto il naso di fronte alla cifra ‘snocciolata’ dalla parrocchia della Colleggiata. «Sono davvero troppi soldi – sbotta una parente di una delle ragazze che si era interessata alla Pieve per il suo matrimonio – Una volta non c’era affatto un ‘tariffario’ per le nozze. Quando mi sono sposata io alla Pieve, ho pagato 50mila lire… I soldi per la custode e le pulizie. Adesso vogliono 200 euro».
UNA SCELTA, quella di prevedere un rimborso fisso di almeno 200 euro, che è stata decisamente sofferta. Alla fine però la parrocchia di Santarcangelo è arrivata a questa decisione, e per un semplice motivo: «Le offerte per matrimoni, battesimi, funerali – spiega uno dei membri del consiglio pastorale – sono fondamentali per la nostra parrocchia (lo scorso anno sono entrati 45mila euro, più delle metà degli incassi, pari a quasi 80mila euro, ndr). E ci sono da sostenere le spese, piuttosto ingenti, per i lavori di ristrutturazione della Pieve, previsti nei prossimi mesi». Lavori che riguarderanno prima di tutto il tetto, che è messo piuttosto male».
Manuel Spadazzi

Fonte: RESTO DEL CARLINO