Alcuni dei migliori cuochi del territorio per celebrare attraverso una speciale collaborazione con Chef to Chef la cipolla dell’acqua, che dal 2024 è stata inserita fra i presidi Slow Food e per il decimo anno viene esaltata anche con l’iniziativa “La cipolla nel piatto”. La riscoperta e valorizzazione del mondo ornitologico con una serie di iniziative mirate per ribadire il ruolo di “Fiera degli uccelli”. Momenti in costume d’epoca e la canonica celebrazione del patrono. La Fiera di San Michele continua ad affondare le radici nella tradizione, ma con lo sguardo ben rivolto al presente e al futuro: l’edizione 2025, in programma sabato 27 e domenica 28 settembre, segna un importante rinnovamento con una serie di novità.
Era la fine del XIV secolo quando si tenne la prima edizione dell’antica manifestazione santarcangiolese. Il secolo di Dante, Petrarca e Boccaccio: quando l’America non era ancora stata scoperta, la sede papale era ancora ad Avignone, i Malatesta acquisivano potere incontrastato nella provincia di Rimini, Jacobello da Bonomo non aveva ancora dipinto il polittico attualmente esposto al Musas e iniziavano i lavori per la costruzione della chiesa di San Francesco, in quella che oggi è piazza Ganganelli, prendeva avvio anche la Fiera di San Michele.
Una manifestazione storica, legata al patrono della città, nata nel basso Medioevo e che arriva a oggi alla 653^ edizione: nonostante nel corso dei secoli abbia conservato le caratteristiche tradizionali che l’hanno sempre contraddistinta, l’edizione 2025 sarà un punto di svolta, da un lato verso una valorizzazione ancora maggiore della storicità e dell’identità della manifestazione, dall’altro verso una rinnovata attualizzazione per accompagnare e sostenere le nuove sensibilità ambientali e culturali naturalmente mutate in profondità dal 1372 a oggi.
Quest’ultima scelta parte dagli animali: superate le proposte con il canto degli uccelli da richiamo per la caccia, ecco momenti di riscoperta delle melodie attraverso passeggiate ornitologiche, mostre fotografiche e uno speciale evento nelle grotte monumentali. Per valorizzare il periodo di nascita e sviluppo della Fiera, invece, saranno numerose le iniziative a tema medievale – come il corteo per le vie del centro e gli allestimenti di città e accampamenti – nonché quelle dedicate al patrono cittadino.
Non mancheranno infine le proposte enogastronomiche legate alla cipolla dell’acqua di Santarcangelo, che proprio in questo periodo giunge al termine della produzione: oltre all’oramai tradizionale “La cipolla nel piatto”, quest’anno piazza Ganganelli diventerà la “Piazza dei cipolloni” e ospiterà i migliori chef del territorio impegnati con ricette e menù che avranno come protagonista la “bionda di Santarcangelo”.
“Insieme a Blu Nautilus abbiamo lavorato e continuiamo a impegnarci per un profondo rinnovamento della Fiera dedicata al patrono di Santarcangelo, che torna al centro della vita cittadina con tre elementi chiave di rilancio” dichiara il sindaco Filippo Sacchetti. “La tradizione legata a San Michele Arcangelo torna al centro della manifestazione, mentre gli animali e in particolare gli uccelli sono valorizzati attraverso il legame con la natura e l’ambiente. La gastronomia di qualità esalta infine la regina del paese: la cipolla dell’acqua – conclude il sindaco – che dallo scorso anno è presidio Slow Food”.
Il programma delle iniziative sarà presentato in dettaglio nelle prossime settimane: nel frattempo, l’Amministrazione comunale e Blu Nautilus ringraziano Cherry Bank ed SGR Luce e Gas, main sponsor della Fiera di San Michele per l’edizione 2025.
Comune di Santarcangelo