Santarcangelo. Idranti chiusi e sbarre nel parcheggio per lasciare i nomadi a secco

Le carovane sono ritornate puntualmente anche ieri mattina, tanto per cambiare… Ma le aziende della zona artigianale di Santarcangelo sperano si tratti di uno degli ultimi accampamenti abusivi dei nomadi. Dopo l’ennesima raccolta di firme avviata, da imprenditori e lavoratori dell’area, e la richiesta (finita sul tavolo del sindaco Alice Parma) di prendere provvedimenti urgenti, qualcosa si sta finalmente muovendo in Comune. Due gli obiettivi dell’amministrazione: togliere l’acqua ai nomadi, e soprattutto impedire loro l’accesso in alcune strade, in particolare in via del Lavoro. Il primo obiettivo è vicino. Dopo alcuni sopralluoghi con i vigili del fuoco, i tecnici del Comune di Santarcangelo hanno concordato insieme ai pompieri il sistema per interrompere l’erogazione di acqua dagli idranti di emergenza in strada. In questo modo i nomadi non dovrebbero più riuscire ad approvvigionarsi di acqua attaccandosi agli idranti per l’emergenza incendi. L’acqua sarà disponibile in caso di interventi dei vigili del fuoco. L’altro punto fondamentale è il presidio degli accessi. I titolari di alcune ditte di via del Lavoro hanno ribadito alla Parma che fino a quando non si trova il modo di evitare il passaggio di roulotte e camper, il parcheggio continuerà a essere facile preda per i nomadi. Per questo gli imprenditori e i lavoratori della zona artigianale sono tornati alla carica chiedendo di poter mettere le sbarre all’ingresso, impedendo così l’accesso a tutti i mezzi che non siano auto. Ed è questa la soluzione a cui stanno lavorando gli uffici del Comune, in accordo con i privati. Manca ancora la firma, ma a breve dovrebbe essere stipulata la convenzione per poter gestire via del Lavoro come già altre aree della zona artigianale. Saranno le imprese stesse ad accollarsi la spesa necessaria per realizzare gli accessi protetti al parcheggio di via del Lavoro. Il tutto dovrebbe avvenire a breve, nel giro di poche settimane, per evitare un’altra estate sotto l’assedeio dei nomadi. Il Resto del Carlino