Sant’Arcangelo. I militanti della Lega Nord insultati in piazza durante la raccolta di adesioni.

«Ma andate a…». Il finale della frase è facilmente intuibile. Insulti e sberleffi che non hanno fermato sabato il gazebo della Lega Nord, che aveva allestito un banchetto (regolarmente autorizzato) in piazza Ganganelli a Santarcangelo per fare la sua campagna di tesseramento. «Ma nella democratica Santarcangelo – attacca Marco Fiori, uno degli esponenti della Lega a Santarcangelo – questi episodi non dovrebbero mai accadere».
Iinvece sono accaduti, assicura Fiori. «L’affluenza al gazebo è stata notevole, ma abbiamo dovuto sopportare anche prese in giro di diverse persone per tutto il tempo in cui siamo rimasti in piazza Ganganelli, dalle 14,30 fino alle 17,30 circa – racconta – E qualcuno si è spinto oltre. Uno addirittura si è avvicinato al gazebo, ha guardato disgustato il manifesto con la faccia di Matteo Salvini poi ci ha urlato che potevamo andare tutti a fare…». Un siparietto che «sarebbe stato anche divertente, e lo dico da romagnolo autentico come quel signore ci ha insultato, ma insulti del genere non sono né accettabili né scusabili. Se lui non per la Lega non per questo ha il diritto di offenderci quella maniera». La faccenda si è chiusa lì, ma l’amarezza tra i leghisti dopo le offese subite è tanta. Anche perché in passato la Lega i gazebo in piazza Ganganelli li ha sempre fatti. «Evidentemente diamo fastidio a qualcuno, forse perché siamo tra i pochi che vanno a incontrare la gente nelle piazze e nelle strade. A differenza di altri partiti…». Gli insulti ricevuti non raffredderanno la volontà degli esponenti del Carroccio di tornare con il gazebo in piazza quanto prima. Anche perché a Santarcangelo, come nel resto della provincia, gli iscritti al partito del Carroccio sono tornati a crescere, dopo anni di disaffezione. (…) Il Resto del Carlino