«ERO SEDUTO nell’auto, quando ho alzato gli occhi e ho visto l’elicottero che stava arrivando, sembrava tutto normale, poi ha fatto pochi metri e si è abbassato di colpo». Sandro vive nella zona ed è uno dei pochissimi testimoni che ha assistito allo schianto. Guarda le rovine fumanti di quello che era un elicottero e scuote la testa. «Pare impossibile che siano ancora tutti vivi». Sandro ha assistito a solo pochi metri di tragitto dell’AB 205.
«Quando l’ho visto era già quasi all’altezza delle piante, basso, poi è venuto giù di botto, come un sasso, come se si fosse spento di colpo. Non ho visto le fiamme perchè con l’auto ero troppo in basso, soltanto un fumo nerissimo che saliva al cielo. Io non ho avvertito nessun rumore strano prima dell’impatto, ma un altro mi ha detto che ha sentito come uno ‘sfarfallare’. Per fortuna i militari che erano a bordo sono salvi. Per come è ridotto l’elicottero è un miracolo che siano ancora vivi».
La gente del posto è corsa subito alla pista, ma in pochissimi sono riusciti a passare lo sbarramento alzato nel giro di pochi minuti da militari, polizia e carabinieri. Anche Benito abita poco distante dalla pista e di elicotteri del Vega ne vede passare parecchi, soprattutto li ‘sente’. Il campo di volo di Poggio Torriana, oltre che dagli ultraleggeri privati, viene utilizzato anche dai militari, soprattutto durante l’estate. «Danno un bel fastidio – dice – quelli privati sono piccoli e nemmeno si sentono, ma quelli del Vega sono un tormento. Non si riesce a sentire nemmeno la televisione, anche se sono le undici di sera. Mi sono rivolto a tutti, ho chiamato i carabinieri ma mi hanno risposto che non era di loro competenza, e così via. Con il Vega però non sono mai riuscito a parlare».
