Santarcangelo piange Silvano Rocchi, l’ultimo calzolaio…

A Santarcangelo si chiude un capitolo di storia artigiana con la scomparsa di Silvano Rocchi, ultimo testimone di un mestiere ormai raro. Nato a Sogliano, si trasferì in città nel 1944, quando la Seconda guerra mondiale ancora sconvolgeva l’Italia. Da allora, il suo piccolo laboratorio nel cuore del borgo è stato un punto di riferimento per generazioni di santarcangiolesi.

Rocchi non era solo un ciabattino: il suo animo poetico e la sua innata saggezza lo avevano reso un vero e proprio filosofo del quotidiano. Ogni giorno, immerso nel profumo del cuoio e circondato dagli attrezzi di una vita, lavorava con passione, accompagnando ogni gesto con il canto. Il suo laboratorio era un luogo sospeso nel tempo, decorato con vecchie fotografie di escursioni in montagna e bizzarri pupazzi di streghette volanti appesi al soffitto, simboli della sua creatività e del suo spirito libero.

Mercoledì scorso, all’età di 90 anni, il suo cuore ha smesso di battere, lasciando un vuoto nel borgo. Con lui se ne va un frammento di quella Santarcangelo autentica, fatta di mani laboriose e storie tramandate di generazione in generazione. Ma il suo ricordo continuerà a vivere nei vicoli del paese vecchio, tra chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne la saggezza e il sorriso.