Franco Santi, Capitano di Castello di Chiesanuova: “Finalmente c’è qualcuno che vuole dare informazione. Finalmente c’è qualcuno che ha indicato pubblicamente nominativi e numeri di telefono a cui rivolgersi per avere un confronto e placare dubbi e perplessità. Ma la domanda è: perché questa disponibilità non c’è stata prima? Se è vero, come è vero, che è circa un anno che negli organismi previsti dalla Legge in vigore, si sta discutendo del problema “cinghiali”, perché solo adesso, dopo l’approvazione del Decreto e dopo la lettura di diversi articoli di giornale, chi si occupa di queste tematiche, è disponibile al confronto? Cari signori, non dovete stupirvi, né indignarvi della nostra “ignoranza”, ma interrogarvi sul perché da tante parti, si è intervenuti pubblicamente per chiedere le ragioni delle decisioni prese. Come Capitano di Castello, ho inteso denunciare come ancora una volta tali decisioni non vengano inserite in un terreno di confronto e di interazione con la cittadinanza, ma relegate nelle stanze dei bottoni o meglio “negli organismi legittimati a farlo dalla normativa in vigore”. Ciò che mi sta a cuore è focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica verso un modus operandi che appartiene alla nostra cultura politica ed istituzionale che, secondo il mio modesto parere, è semplicemente sbagliata. È sbagliata perché non permette una corretta e giusta informazione, inibisce qualsiasi forma e tentativo di partecipazione, impoverisce il terreno del confronto rendendo sterile l’ambiente democratico e civile del nostro paese. Una delle tante conseguenze negative causate da questa errata percezione delle regole del gioco, è appunto quella che abbiamo vissuto in questi giorni con scambi infuocati di tante parole lette sui giornali, molte delle quali senza dubbio scaturite da una scarsa conoscenza e dalla mancanza di un quadro completo e generale. Chi riveste un ruolo pubblico, non importa a quale livello di responsabilità, ha il dovere di ricercare la massima partecipazione da parte di tutta la cittadinanza e lo strumento principale per mettere in pratica questo proposito è la comunicazione. Comunicare significa tante cose, ma sicuramente la sua funzione principale deve essere quella di rendere partecipi e consapevoli tutti delle regole del gioco. Questo è ancora più vero ed importante quando queste regole possono evitare tragici incidenti. Domani mattina a partire dalle ore 10,00 si terrà la prima battuta di caccia sul territorio del Castello di Chiesanuova. Spero tanto che il dibattito di questi giorni sia servito per informare tutta la cittadinanza, almeno avrà ottenuto qualche risultato.
Franco Santi
Capitano di Castello di Chiesanuova