Nel maggio 1993 a un anno dalla strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, il SAP ha deciso di dedicare lo stesso mese al ricordo e alla memoria di tutte le vittime del dovere, appartenenti alle forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, prelati e liberi cittadini che hanno sacrificato la loro vita per combattere ogni forma di criminalità.
Il SAP riminese ha deciso di commemorare tutti gli eroi caduti nella lotta ad ogni forma di criminalità con una staffetta ciclistica che ha unito idealmente tutto il territorio e tutti i caduti che hanno versato il sangue nella provincia.
La staffetta, partita dalla Chiesa Collegiata di Santarcangelo di Romagna dedicata a San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, passando dal cippo dedicato al Questore di Fiume Giovanni Palatucci, ha concluso il percorso presso il cippo dedicato al Sovrintendente Antonio Mosca in Questura esempio di dedizione e di sacrificio totale alla giustizia alla verità ed alla lotta alla criminalità.
Il segretario provinciale Giglia ha deposto una corona al monumento dedicato ad Antonio Mosca alla presenza della sig.ra Gabriella, vedova di Antonio e della figlia Veronica, del presidente associazione OMRI nonché vittima del dovere uff. Addolorata di Campi del segretario nazionale del SAP Roberto Mazzini, del Vicario del Prefetto dott.ssa Patrizia Claudia De Angelis, del Vicario del Questore dott.
Paolo Pellegatti, dell’assessore del comune di Rimini Francesco Bragagni, del presidente del consiglio comunale Nicola Marcello, dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto.
Dopo un breve momento di preghiera con il cappellano padre Paolo Carlin al termine della cerimonia è stato calato dallo stabile della Questura un drappo raffigurante i giudici Falcone, Borsellino e i colleghi delle scorte.
Il Segretario provinciale SAP
Salvatore Giglia
SEGRETERIA PROVINCIALE SAP RIMINI