Leggero vantaggio di Solinas sul candidato di centrosinistra Zedda. Molto male il Movimento 5 Stelle: non arriva nemmeno al 20%
Un dato, però, è stato certo sin dalle prime battute. Luigi Di Maio colleziona un’altra, pesantissima sconfitta: Francesco Desogus, il candidato del Movimento 5 Stelle, è dato fra il 13,5 e il 17,5%, con percentuali più che dimezzate rispetto alle politiche di appena un anno fa.
Ieri è andato a votare soltanto un sardo su due. Proprio come cinque anni fa. Gli exit poll del Consorzio Opinio Italia diffusi ieri dalla Rai dopo le 22, a urne appena chiuse, indicano un testa a testa fra i candidati presidente delle due coalizioni. Il centrodestra è avanti con un punto e mezzo di differenza. La forbice è, dunque, minima e lascia pronosticare un finale al cardiopalma per elezioni regionali alle quali, come è già stato per il voto in Abruzzo, big politici e osservatori hanno attribuito la valenza di un test nazionale, sia per gli equilibri di governo sia in vista delle europee di fine maggio.
A Solinas gli exit poll hanno attribuito tra il 36,5 e i 40,5% delle preferenze, mentre per Zedda la forbice è tra il 35 e il 39%. Si tratta di percentuali soggette a errore statistico che potranno essere confermate solo alla fine dello spogglio. Entrambi i candidati più votati sono destinati a entrare comunque in Consiglio regionale, anche se uno dei due sarà solo consigliere, ammesso che non scelga di mantenere la carica che già ricopre. Il candidato del Movimento 5 Stelle è nettamente staccato rispetto agli altri. Desogus non va, infatti, oltre il 13,5 e il 17,5%. Sebbene con consensi dimezzati rispetto alle politiche di un anno fa, i grillini si confermano il primo partito dell’isola, con il 14,5-18,5%, sebbene sia la prima volta alle elezioni regionali sarde. Lo segue il Partito democratico, che oscilla tra il 12,5 e il 16,5%, perfettamente in linea con il risultato delle ultime politiche. Il Giornale.it