
(ANSA) – SALERNO, 05 MAG – A 25 anni dalla devastante frana
che provocò 160 vittime, la città di Sarno ha ricordato quei
tragici eventi. Una giornata di riflessione e sensibilizzazione
a cui ha partecipato anche Fabrizio Curcio, capo dipartimento
della Protezione Civile.
“Sarno è una tragedia nazionale, non dimentichiamo il dolore
che ha provocato quell’evento e dal quale il sistema di
protezione civile è riuscito ad apprendere lezioni importanti – ha detto Curcio – Da Sarno nasce tutta la filiera
dell’allertamento, nasce il monitoraggio del territorio, nasce
il potenziamento dell’analisi pluviometrica. Nasce il sistema
previsionale meteorologico che oggi noi conosciamo e che ancora
opera”.
Il capo dipartimento della Protezione Civile, inoltre, ha
ribadito la necessità di lavorare sul fronte della prevenzione: “Ci occupiamo di prevenzione solo durante l’emergenza e invece
dobbiamo ragionare e spingere molto sulle attività previsionali
e di prevenzione”.
Sarno, con le sue 137 vittime, fu la città maggiormente
colpita dalla frana. “Sarno ha pagato un tributo in vite umane
eccessivo, ci furono 137 vittime nella nostra città, 160 in
tutto il cratere; 420 furono le case distrutte e quasi il
doppio quelle danneggiate con quasi 3mila sfollati”, ha
ricordato il sindaco Giuseppe Canfora.
“Bisogna sapere che il rischio zero non esiste ma dobbiamo
fare di tutto per far si che questo rischio sia quanto più
vicino allo zero. Sarno grazie alle opere idrauliche è una città
molto più sicura e grazie agli interventi realizzati i cittadini
possono vivere con più tranquillità e sicurezza”. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte