
L’anziana donna, molto conosciuta in città per la sua eccentricità, viveva da sola, ma spesso ospitava un nipote, Salvatore Usai, di 36 anni, figlio di sua sorella. Ed era lui il principale sospettato. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu e affidate alla Squadra mobile guidata dalla dirigente Bibiana Pala avevano ben presto preso una direzione ben precisa. È stato proprio Salvatore Usai, conosciutissimo negli ambienti cittadini, a lanciare l’allarme.
«Presto venite, mia zia è caduta e ha battuto la testa», ha detto al telefono al 118. Ma quando l’equipe è arrivata nell’appartamento di via Torres quello che all’inizio sembrava un tragico incidente domestico è diventato un giallo: la donna era morta già da alcune ore. Le indagini, supportate dalle prime verifiche effettuate dal medico legale Salvatore Lorenzoni, nel corso del pomeriggio hanno consentito di appurare che quella di Bonaria Sanna è stata una morte violenta. La Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia sul corpo di Bonaria Sanna, che sarà effettuata lunedì nell’Istituto di Patologia forense dell’Università di Sassari.
Il Messaggero