Save the Children, in Afghanistan una bambina su 4 depressa

(ANSA) – ROMA, 10 OTT – In Afghanistan una bambina su 4
mostra segni di depressione o ansia e 2/3 dei bambini hanno
dichiarato di sentirsi più preoccupati, più tristi e più
arrabbiati che in precedenza. Save The Children, in occasione
della Giornata mondiale della Salute Mentale chiede alla
comunità internazionale di fornire gli aiuti umanitari
fondamentali per aiutare le famiglie a sopravvivere alla crisi
economica e finanziamenti a lungo termine per la salute mentale
e il supporto psicosociale.
    La salute mentale della popolazione in Afghanistan, secondo
l’organizzazione, è in serio pericolo: si stima ci siano
4.460.000 bambini e adulti che necessitano di cure per la salute
mentale e di supporto psicosociale. Però, secondo i dati
raccolti, quest’anno solo 1.308.661 persone hanno avuto accesso
a questo tipo di servizi e cure.
    “Sebbene il conflitto in Afghanistan si sia ridotto
nell’ultimo anno, i bambini – prosegue Save The Children –
continuano a fare i conti con le violenze di cui sono stati
testimoni in passato – tra cui anche la perdita di persone care
– e sono ancora esposti ad attacchi mortali che prendono di mira
gli studenti e le strutture scolastiche. Le nuove restrizioni
imposte dai talebani hanno avuto un impatto anche sul loro
benessere psichico, soprattutto su quello delle ragazze. Le
restrizioni hanno escluso molte ragazze dalla scuola, dalla
socializzazione e dalla possibilità di frequentare parchi e
negozi. La crisi economica ha anche costretto alcune a sposarsi
precocemente perché i genitori hanno bisogno di denaro per
sfamare gli altri figli della famiglia”. L’Organizzazione sta
fornendo assistenza psicologica e psicosociale ai bambini, con
sessioni di consulenza individuali e di gruppo e sta anche
fornendo sovvenzioni in denaro alle famiglie per aiutarle a non
ricorrere a misure disperate per sopravvivere, come i matrimoni
precoci a scopo economico.
    Da settembre 2021, Save the Children ha assistito più di 3
milioni di persone, tra cui 1,7 milioni di bambini. (ANSA).
   


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