Savignano, al SI FEST 2025 premiati Carlos Folgoso Sueiro e Camilla Pedretti: il festival conferma la sua vocazione internazionale

Ieri, domenica 14 settembre, si sono concluse le giornate inaugurali della 34ª edizione del SI FEST – Geografie Visive, portando con sé due grandi vincitori: Carlos Folgoso Sueiro, fotografo galiziano classe 1982, che ha conquistato il Premio Marco Pesaresi per la fotografia contemporanea 2025, e Camilla Pedretti, comasca classe 2000, sul podio del Premio Portfolio “Werther Colonna” con un progetto maturo e intenso.

Carlos Folgoso Sueiro e il Premio Pesaresi

Con il lavoro Beyond the lake, Carlos Folgoso Sueiro ha convinto la giuria – presieduta da Mario Beltrambini e composta da Manila Camarini, Francesca Fabiani, Jana Liskova, Federico Estol e Mara Sorrentino – per “aver costruito un racconto poetico e politico in cui il paesaggio diventa specchio della memoria e delle contraddizioni della Galizia contemporanea”.

Figlio e nipote di emigranti, segnato da esperienze personali che rispecchiano le stesse ferite sociali e culturali della sua terra, con un linguaggio potente e delicato Folgoso ha saputo restituire l’impatto dello spopolamento, del cambiamento climatico e di modelli economici predatori”, si legge nelle motivazioni del Premio, che quest’anno aveva in palio 5.000 euro offerti dai Comuni di Savignano e Rimini in collaborazione con Savignano Immagini.

Camilla Pedretti, voce giovane per il Premio “Werther Colonna”

Il Premio Portfolio “Werther Colonna”, del valore di 3.000 euro (tra mostra al SI FEST 2026 e catalogo dedicato), è andato a Camilla Pedretti con il progetto A thousand times the fate of a cage, testimonianza del suo soggiorno in Brasile.

Un dialogo tra persone, animali e spazi. Camilla si inserisce in punta di piedi, senza annullarsi ma rispettando il vissuto quotidiano di una comunità fragile e in difficoltà, alla quale vuole dare voce e dignità”, ha sottolineato la giuria guidata da Fulvio Merlak.

A premiare la giovane autrice è stata Maria Cristina Bonfiglioli Colonna, che ha affermato: “Sono felice di aver premiato una fotografa donna. Camilla ha solo 25 anni, tanto talento e un futuro brillante davanti a sé”.

Il secondo posto del Premio “Werther Colonna” è andato ad Andrea Bettancini di Cervia, con il progetto Il rumore di fondo, definito dalla giuria come “uno sguardo intimo e sospeso su un’India silenziosa e interiore”.

Il bilancio del festival e lo sguardo al futuro

Grande soddisfazione anche dal sindaco di Savignano Nicola Dellapasqua, che ha dichiarato: “Il festival si conferma un incubatore di talenti. Con questa edizione abbiamo connesso il festival alla città, portando le mostre nei luoghi identitari in cui i savignanesi si riconoscono, mantenendo qualità e dimensione internazionale”.

Un percorso che guarda già avanti, come sottolineano Simona Pesaresi e Mario Beltrambini, presidente e vicepresidente di Savignano Immagini: “Geografie Visive ha attivato un dialogo tra fotografi, cittadini e territori. Le mostre dedicate a Marco Pesaresi, portate oltre i confini di Savignano grazie alla collaborazione con Rimini e Bellaria, confermano la vocazione del festival a essere laboratorio di pensiero, memoria e innovazione”.

Mostre ancora aperte

Il SI FEST non si ferma con le premiazioni: le mostre restano visitabili anche il 20-21 e il 27-28 settembre, dalle 10 alle 20.

Con la sua formula rinnovata, il festival più longevo in Italia dedicato alla fotografia ha ribadito il suo ruolo di riferimento nel panorama della cultura visiva, una finestra internazionale che da Savignano porta la Romagna nel mondo.