Savignano sul Rubicone, al via la mostra fotografica “Tagliata dall’acque la terra”: immagini e memorie dell’alluvione del 2023

Due anni dopo l’alluvione che nel maggio 2023 ha sconvolto la Romagna, il Comune di Savignano sul Rubicone e la fototeca comunale “Marco Pesaresi” presentano una mostra fotografica di forte impatto emotivo e documentale: “Tagliata dall’acque la terra. Immagini di un’alluvione: Romagna, 2023”. L’inaugurazione è prevista per venerdì 16 maggio alle ore 18, presso la fototeca in corso Vendemini 57.

La mostra raccoglie gli scatti di sei autori — Andrea Bernabini, Silvia Camporesi, Benedetta Ristori, Filippo Venturi, Giovanni Zaffagnini, Marco Zanella — tutti residenti o profondamente legati ai territori colpiti dall’alluvione. Il progetto intende offrire una memoria visiva collettiva dell’evento, rendendo omaggio alla resistenza, al dolore e alla solidarietà che hanno attraversato quei giorni difficili.

Curata da Jessica Andreucci, Massimiliano Ottaviani e Giuseppe Pazzaglia, la mostra si compone di diverse sezioni, tra cui “Il segno dell’acqua” (Bernabini), “Fragile sublime” (Camporesi), “Interconnessioni” (Ristori), “Floods in Emilia-Romagna 2023” (Venturi), “I libri e il fango” (Zaffagnini), e “Argini” (Zanella). Ogni sezione racconta una prospettiva differente: dall’impatto emotivo nei volti delle persone ai danni materiali, dalla documentazione puntuale ai simboli della memoria distrutta, come i libri di fango fotografati da Zaffagnini.

A completare l’iniziativa, la fototeca ha lanciato un’innovativa “chiamata pubblica” rivolta a cittadini, volontari e fotoamatori, raccogliendo oltre mille immagini spontanee che arricchiscono il corpus espositivo e trasformano la memoria privata in patrimonio collettivo.

“La funzione di una fototeca, all’indomani di un evento tragico come questo, è salvaguardare non solo le immagini, ma le testimonianze e i fili del vissuto comune” — affermano i curatori. “In questi fotogrammi si trova l’eco duratura di una crisi, ma anche la capacità dello sguardo di resistere e testimoniare”.

L’assessore alla Cultura Roberta Armuzzi ha sottolineato il valore emotivo della mostra: “Grazie alle fotografie la nostra memoria si fissa nel tempo. Questa esposizione aiuta a riflettere su ciò che è stato, ma anche su ciò che può ancora accadere se non custodiamo il nostro territorio”.

“Tra vent’anni accompagneremo figli e nipoti davanti a queste immagini” — ha aggiunto il sindaco Nicola Dellapasqua — “e racconteremo loro cos’è stata l’alluvione e come la nostra città ha voluto ricordarla, fondando una fototeca che oggi è presidio culturale e archivio partecipato”.

La mostra sarà visitabile fino a domenica 28 settembre 2025 e rientra anche nel programma di SI FEST 2025. Previste visite guidate e aperture straordinarie in occasione di eventi del centro storico.

Info e orari di apertura:

  • Maggio, giugno, luglio: giovedì 15:00–18:00; sabato 10:00–13:00 e 15:00–18:00; domenica 15:00–18:00
  • Aperture serali in occasione di eventi: 20:00–23:00
  • Chiusura: mese di agosto e dal 1 all’11 settembre
  • Settembre (date SI FEST): 12-13-14, 20-21, 27-28 settembre con orari speciali

Ingresso gratuito.