Sabato 2 agosto è andata in scena la decima edizione della tradizionale Cena delle Vie Selbelle, un evento che rappresenta ormai un appuntamento irrinunciabile per il quartiere e non solo. Organizzata con cura e passione dalle famiglie Neri, Gobbi, Garattoni, Mattei e Tosi, la serata ha visto la partecipazione di decine di persone e ha coinvolto due vie con una lunga fila di tavoli imbanditi per l’occasione.
Questa cena, che festeggia dieci edizioni – a cui si devono aggiungere due anni di stop forzato dovuto alla pandemia – racconta una storia di comunità, tradizioni e legami familiari che si rinnova di anno in anno. «Questa è ormai la cena del rione, non più solo di una via, e noi ne siamo orgogliosi», ha commentato Aldo Neri, anima e organizzatore dell’evento. Neri ha anche scritto alcuni versi dedicati alle genti di questo “piccolo ghetto di mondo”, letti durante la serata dall’attore Ilario Sirri, imparentato con gli abitanti di via Selbelle.
Il poemetto ha evocato immagini e suoni di un passato che le famiglie cercano di conservare e tramandare: «E’ rumour d’la sapadòura de’ cuntàdoin la matoina prest; un bà, una mà, un non gubòun t’un cantir…». Un ritratto autentico di tradizioni contadine e di vita di paese, un patrimonio culturale che trova nuova linfa nella partecipazione dei più giovani, protagonisti attivi della serata. Proprio i ragazzi hanno gestito le griglie per la cottura della carne, parte di un menù casalingo che ha visto protagonisti strozzapreti al ragù fatto in casa, cipolle e piadine, per concludere con dolci rigorosamente artigianali.
L’atmosfera è stata arricchita dalla musica e dalla danza, con spettacoli che hanno accompagnato i commensali fino ai fuochi d’artificio finali, spettacolari e coinvolgenti. Tra gli ospiti presenti anche il sindaco di Savignano sul Rubicone, Nicola Dellapasqua, l’assessore Francesca Castagnoli e Moris Guidi, sindaco di San Mauro Pascoli, il quale è legato alla comunità di via Selbelle attraverso sua moglie, Stefania Nicolini.
Come ricordo della serata, ogni partecipante ha ricevuto in dono un grembiule recante i versi di Aldo Neri, un simbolo per fermare, almeno sulla stoffa, quelle memorie e tradizioni che la comunità desidera non vada perduta.
L’evento rappresenta un momento di aggregazione e di valorizzazione della cultura locale, un invito a non dimenticare le radici e a coltivare con orgoglio il proprio senso di appartenenza.