Savignano. Uno schianto durante le prove in pista. Muore il centauro dilettante Stefano Togni

Il mondo dello sport e in particolare quello del motociclismo è in lutto per la tragica scomparsa del pilota Stefano Togni, residente a Savignano, 31 anni compiuti il 28 gennaio scorso. Il tragico fatto è accaduto domenica pomeriggio alle 15,30 sull’autodromo Piero Taruffi di Vallelunga nel comune di Campagnano, a una trentina di chilometri da Roma. Stefano Togni stava effettuando delle prove libere (insieme a un amico) con la sua Yamaha e la pista era molto affollata. Non si conoscono bene le motivazioni di quanto è successo. Potrebbe trattarsi di un guasto al motore, dell’esplosione dello stesso, di uno sbandamento e una conseguente rovinosa caduta al fine di evitare un altro pilota in pista, oppure di un malore. Starà alla autorità giudiziaria stabilire cosa è realmente accaduto. Il fatto terribile è che Stefano Togni non c’è più.

Subito soccorso e trasportato con l’elisoccorso al policlinico Gemelli di Roma, con diverse fratture e una emorragia interna, il suo cuore ha cessato di battere in serata poco prima di mezzanotte. Subito da Savignano sono partiti i genitori Patrizia e Daniele (Stefano era il loro unico figlio), la moglie Camilla con la piccola Aurora di tre anni, insieme a diversi altri parenti e amici. Probabilmente il funerale verrà celebrato a Savignano a fine settimana infatti ci saranno da espletare tutte le formalità di legge, compresa l’autopsia.

Savignano è in lutto, qui Stefano Togni contava tantissimi amici essendo anche contitolare di una azienda, la Climax, per idraulica e montaggio caldaie da riscaldamento. Una vita stroncata in giovane età in un assurdo incidente in una giornata di sole. L’ultimo successo conseguito dal pilota savignanese era stato nel 2016 quanto aveva vinto l’ambito trofeo nazionale amatoriale ‘Moto estate’.

Stefano Togni aveva iniziato con le minimoto a 14 anni al minimotodromo Adriatico di San Mauro Mare e aveva continuato fino ai 20 anni. Nel 2007 aveva vinto il Campionato Italiano minimoto categoria Open C, cinque campionati regionali, gli assoluti d’Italia e una infinità di gare. Nel 2008 la svolta con il passaggio nelle moto 600 Super Sport, ma due brutti incidenti al Mugello e a Misano Adriatico con diverse fratture, lo avevano costretto a stare lontano dalle piste. Poi il rilancio nel 2009 con una carriera rimasta da dilettante ma che ha sempre svolto con professionalità. Fino alla morte in pista. Il Resto del Carlino