SCANDALO RUSSIAGATE. Si costituisce all’Fbi l’ex capo della campagna elettorale: per Trump si mette malissimo

Paul Manafort, l’ex responsabile della campagna elettorale di Donald Trump, si è costituito all’Fbi davanti al procuratore speciale statunitense Robert Mueller. Venerdì scorso Manafort era stato incriminato nell’ambito dell’indagine sul Russiagate guidata da Mueller e gli era stato chiesto di consegnarsi. Al centro dell’inchiesta ci sono le interferenze di Mosca nelle presidenziali Usa, i presunti legami tra il comitato elettorale di Donald Trump e il Cremlino e il possibile intralcio alla giustizia da parte dell’attuale presidente americano. Le accuse contro Manfort segnano una significativa escalation in un’inchiesta che getta un’ombra su Trump che si appresta a celebrare il primo anniversario della sua elezione.

Secondo il New York Times, a Manafort era stato chiesto di consegnarsi alle autorità federali e, con lui, è stato chiamato in causa anche Rick Gatessuo ex socio in affari. Secondo il quotidiano newyorchese, il suo nome è apparso su documenti collegati alle aziende che l’impresa di Manafort creò a Cipro per ricevere denaro da politici e imprenditori dell’Europa dell’Est. A compromettere la sua posizione sarebbero stati i documenti emersi da un libro paga segreto del Partito delle Regioni che provano come la società di consulenze di Manafort haricevuto oltre 12 milioni dal partito filorusso tra il 2012 e il 2014. Secondo il Wall Street Journal che cita alcune fonti, ci sarebbe anche l’evasione fiscale tra le accuse contestate a Manafort. Libero