Schlein e l’ex Pd: fotografia perfetta di un comunista craxiano.
Fu l’unico grande errore politico di Craxi.
Pensare che i comunisti, finito il comunismo, potessero diventare socialisti.
E penso’ seriamente all’Unita’ socialista.
Un grande partito socialista come se ne sono visti molti in Europa.
Lui era anticomunista, ma non aveva una cattiva idea del PCI. Dei comunisti italiani. Pensava che loro avevano disciplina, rigore politico, senso di appartenenza, noi le idee, un programma riformista, una cultura umanitaria e garantista, una storia e un Pantheon politico e culturale dalla parte giusta della storia.
Pensava che questo innesto fosse possibile.
Pensava a tanti Giuliano Ferrara.
Sbagliato.
Appena entrarono nell’Internazionale socialista e nel Pse, grazie a Craxi, dopo le suppliche di Occhetto e Fassino, fecero di tutto per cacciare Craxi e i socialisti dall’Internazionale, dal Pse e dalla politica italiana. Riuscendoci.
Non erano cambiati. Ancora comunisti.
Ma nessuno pensava potessero arrivare a Schlein.
Cioè alla negazione del socialismo riformista e dello stesso comunismo italiano migliore. Quello che piaceva a Craxi.
Cosa sono?
Lo spiega bene Giuliano Ferrara.