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  • Scintille in Consiglio e Valentini ipotizza addirittura (!) una commissione di inchiesta sulla Magistratura. Forse sarebbe meglio aprire su di lui un fascicolo sul famoso bonifico?

    valentini colpevoleVolano gli stracci in Consiglio durante il dibattito su Banca Centrale e sono i movimenti di opposizione a partire lancia in resta accusando alcuni membri di governo di aver ‘’sconfinato’’ nella loro azione. E i congressisti tirati in ballo rispondono per le rime fino a invitare gli avversari a spostare il confronto fuori dall’Aula, dove l’assenza dell’immunità porterebbe tutti in tribunale.

    Ma non solo, visto che il segretario di Stato agli Esteri, Pasquale Valentini, arriva a ipotizzare la creazione di una “commissione d’inchiesta” non meglio specificata mettendo in scena una mossa che dal movimento Rete viene interpretata come un attacco alla magistratura.

    E’ Andrea Zafferani, di Civico 10, ad aprire le schermaglie contro “i comportamenti dei vari esponenti di governo negli ultimi anni su Banca Centrale” e tacciando come “inqualificabile, per esempio, la richiesta di Valentini sul bonifico di Banca commerciale”. Quindi una domanda provocatoria: “Per conto di chi chiese informazioni?”.

    Il mirino viene quindi spostato su altri membri del congresso di Stato: “Iro Belluzzi avrebbe testimoniato di essere stato convocato a fronte di due soggetti italiani che prospettarono interesse di investire a San Marino, mentre su Marco Arzilli il dottor Vivoli testimoniò riguardo a un incontro con il segretario Morganti e Colombiano, operazione che destò subito sospetti”.

    I comportamenti dei segretari di Stato elencati vengono bollati come “inaccettabili” a detta di Zafferani. D’accordo con lui anche Mimma Zavoli (C10), che spara: “I vertici di Bcsm sono usati alla stregua di consulenti finanziari, segretari di Stato come Arzilli, Belluzzi e Valentini, oltre a Felici che si è dovuto dimettere, ma anche Stolfi, Gatti e Podeschi, hanno scambiato le stanze delle segreterie di Stato per un ufficio finanziario”. Polemico anche il commento di Elena Tonnini di Rete: “I promotori della vendita di licenze bancarie non erano persone marginali, chi doveva vigilare si prestava a fare affari, e non si parla del passato, ma degli attuali segretari di Stato”. Ma i membri di governo tirati in ballo non ci stanno. Iro Belluzzi, titolare del dicastero al Lavoro, afferma che continuerà “a fare, anche se non è nelle mie deleghe, un lavoro che non si crea attraverso leggi, quello di portare sul Titano chi vuole investire”. Quindi il contrattacco a Civico 10: “Zavoli vada in tribunale se mi vuole denunciare, non approfittiamo dell’immunità parlamentare”.

    Piccata anche la risposta di Marco Arzilli, segretario di Stato all’Industria: “Non accetto di essere messo allo stesso livello di persone che io stesso ho combattuto – dice – io mi sento tranquillo, e se viene qualcuno che propone un investimento, io chiedo a Banca Centrale per capire cosa vogliono queste persone”. Un comportamento che giudica corretto: “Non c’è niente di male”.

    Si fa sentire anche il segretario di Stato agli Esteri, Pasquale Valentini: “Malgrado l’incertezza – sbotta il democristiano – stiamo vivendo un processo che in realtà deve iniziare nei luoghi deputati, ma viene celebrato sugli organi di stampa e in questo parlamento”, afferma seccato. “Questo Consiglio sta diventando molto sensibile alle commissioni d’inchiesta e mi permetto di proporne una su questo”, prima “di dover chiamare gli elettori al voto sarà bene scoprire le carte e dire a chi giova tutto questo, e qual è il progetto che stiamo servendo”, afferma.

    Il suo commento non lascia indifferente Roberto Ciavatta, che dal movimento Rete commenta: “Valentini ha fatto un attacco alla magistratura, è arrivato a parlare di commissione d’inchiesta per attività della magistratura, credo sia pericoloso”.

    La Serenissima