Sciopero alla ASA: “Il Paese si salva se salviamo il lavoro”

I lavoratori dell’ASA di Rovereta si sono fermati un’ora per chiedere equità, trasparenza e sviluppo. Seconda tappa oggi pomeriggio della mobilitazione “Noi amiamo San Marino” promossa dalla Federazione Lavoratori Industria della CSU.
Davanti ai cancelli della fabbrica molti cartelli e uno striscione con scritto “Il Paese si salva se salviamo il lavoro. Accordi subito”. Messaggio diretto all’Anis e al Governo. “L’Associazione industriali da tre anni non firma il contratto, un lungo e ingiustificabile tira e molla legato a pochi decimali dell’inflazione. Così tra tasse razziali e blocchi contrattuali si scarica il peso della crisi sulle buste paga dei lavoratori dipendenti”, accusano i segretari della FLI-CSU, Enzo Merlini e Giorgio Felici. Che puntano il dito anche contro l’Esecutivo: “Il Gruppo ASA, azienda storica di San Marino con molte attività anche in Italia, chiede da tempo la possibilità di investire e ampliare la produzione, ma dalla politica non arrivano risposte”.

E proprio uno dei punti chiave della mobilitazione sindacale è il rilancio dell’economia. “Perdiamo posti di lavoro ogni settimana – affermano Merlini e Felici- eppure mancano strategie di sviluppo e sostegno all’economia reale. Insieme al blocco dei rapporti con l’Italia, che sta togliendo ossigeno alle tante imprese sane, si aggiunge un’assenza di iniziative e progetti in grado di attirare nuova economia e nuova occupazione”.

La mobilitazione nelle fabbriche continua. Altri tre appuntamenti in calendario questa settimana: domani, mercoledì 20 aprile, mezz’ora di sciopero (dalle 14,30 alle 15) dei lavoratori SCM Industria (ES) e manifestazione dei dipendenti dell’azienda Tonelli a fine orario di lavoro (dalle 17 alle 19). Giovedì è invece la volta dei lavoratori DECA con uno stop di mezz’ora (dalle 12 alle 12,30)