Lo sciopero di due giorni dei benzinai resta (48 ore da domani sera), ma il ministro Scajola annuncia che la contesa con la categoria è risolta: i gestori dei distributori otterranno il bonus fiscale che avevano chiesto “e lo sciopero, spero, sarà revocato”.
C’è ancora un giorno per le trattative. Se i sindacati confermeranno la protesta, distributori di benzina chiusi, a partire da domani sera, per due giorni (8 e 9 luglio), sulla rete stradale e sulle autostrade. I sindacati dei gestori – Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio – protestano contro le compagnie petrolifere che non rinnovano accordi e margini fermi da oltre due anni, e contro il governo che non rispetta gli impegni assunti per mettere mano alle regole del settore.
La chiusura sulla rete stradale inizierà alle 19.30 di domani sera, e proseguirà fino alle 7 del mattino del 10 luglio, mentre sulle autostrade lo stop inizierà alle 22 di domani sera per concludersi alle 22 del 9 luglio. Sarà esclusa dalla protesta la provincia de L’Aquila, che proprio nei prossimi giorni (dall’8 al 10 luglio) ospiterà il G8. In Sicilia invece lo sciopero scatta già alla mezzanotte di oggi e durerà tre giorni.
Due le motivazioni che hanno portato all’agitazione: il bonus fiscale e le norme imposte dalle compagnie petrolifere che “vogliono introdurre clausole risolutive contrattuali anticipate”.
Sul primo punto, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha annunciato di aver raggiunto un accordo: “Abbiamo trovato i 23 milioni di euro necessari per la copertura del bonus fiscale per il 2009 da distribuire ai gestori della rete di distribuzione dei carburanti. Inoltre fisseremo una serie di incontri con le compagnie petrolifere per risolvere il contenzioso pregresso. Mi sembrerebbe a questo punto incomprensibile il mantenimento dello sciopero”.