Una giornata di protesta nazionale
Oggi, 13 dicembre 2024, l’Italia è attraversata da uno sciopero generale di 24 ore indetto dall’Unione Sindacale di Base (Usb), che coinvolge diversi settori pubblici e privati. Lo stop comprende trasporti, scuola e sanità, con impatti significativi per milioni di cittadini. Unica eccezione, il settore aereo, il cui sciopero è stato posticipato al 15 dicembre.
Trasporti: il caos annunciato
Lo sciopero dei trasporti pubblici rappresenta uno dei nodi più critici. I pendolari e gli utenti del trasporto ferroviario devono fare i conti con cancellazioni e ritardi per le corse di Trenitalia, Trenord e Italo. Le fasce di garanzia sono garantite solo nelle finestre dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. A complicare la situazione, un’ulteriore agitazione proclamata dal sindacato CubTrasporti, dalle 13:00 alle 21:00, in seguito a un tragico incidente che ha coinvolto un macchinista della Mercitalia Rail.
Nel trasporto pubblico locale, bus, tram e metro subiranno interruzioni con modalità diverse a seconda delle città. A Roma, l’agitazione riguarda la rete Atac e Cotral, mentre a Milano sono coinvolte le linee Atm. A Napoli, l’Anm ha previsto fasce di garanzia, così come Autolinee Toscane in Toscana.
Scuola e sanità: settori in fermento
Anche il personale scolastico di ogni ordine e grado si ferma per la giornata, con esclusione degli istituti trentini. Per il comparto sanitario, il sindacato Usb denuncia un insufficiente sostegno al Servizio Sanitario Nazionale, evidenziando il taglio delle risorse previsto nella manovra di bilancio per il 2025. “La salute collettiva non è una priorità del Governo Meloni”, afferma il comunicato sindacale.
Le motivazioni dello sciopero
La protesta mira a contestare le politiche governative, accusate di favorire la deindustrializzazione e di penalizzare le condizioni lavorative e di vita. “Questa manovra non solo colpisce il lavoro, ma mina le libertà democratiche e il sistema dei servizi”, dichiara l’Usb, invitando a una mobilitazione generale per contrastare una presunta deriva autoritaria.
Lo scontro politico e la decisione del Tar
La giornata è stata preceduta da una battaglia legale sullo sciopero dei trasporti. Il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che voleva limitare l’agitazione a quattro ore. La decisione ha scatenato la reazione del ministro, che ha parlato di un “ennesimo venerdì di caos” e chiesto una revisione della normativa sugli scioperi. Usb ha replicato duramente: “Salvini dimostra di non conoscere la legge”.
Un anno di proteste nei trasporti
Il 2024 si conferma un anno caldo per le agitazioni nel settore dei trasporti, con 48 giornate di sciopero già registrate, una media di quasi una a settimana. Venerdì e lunedì restano i giorni preferiti per gli scioperi, con gravi ripercussioni per i lavoratori e gli studenti.
Prospettive e disagi futuri
Mentre la giornata di oggi segna una nuova pagina di tensioni tra sindacati e governo, cresce l’attesa per lo sciopero aereo del 15 dicembre. Intanto, i cittadini si preparano ad affrontare una giornata di disagi, simbolo di una frattura profonda nel rapporto tra mondo del lavoro e istituzioni.