Una giornata di mobilitazione segna il venerdì 12 dicembre in tutta Italia, con ripercussioni significative in Emilia Romagna, territorio centrale nella protesta indetta dalla Cgil contro la manovra di Bilancio del governo. Lo sciopero generale, che coinvolge settori pubblici e privati, sta causando disagi alla mobilità e all’erogazione dei servizi, con un’adesione che varia a seconda dei comparti.
La situazione a Bologna e in regione
Nel capoluogo emiliano gli effetti dell’astensione dal lavoro si sono manifestati fin dalle prime ore del mattino. Alla stazione centrale di Bologna si registrano cancellazioni di diversi treni regionali, sia in arrivo che in partenza, creando difficoltà ai pendolari. Anche il mondo della scuola risente della mobilitazione: numerosi istituti sono rimasti chiusi, mentre altri hanno garantito le lezioni solo con orario ridotto.
La protesta ha preso forma anche attraverso un corteo che ha attraversato il centro cittadino, partendo da piazza XX Settembre per concludersi con un comizio in via Rizzoli. Oltre alle rivendicazioni sindacali, l’attenzione delle forze dell’ordine a Bologna resta alta anche per il tardo pomeriggio: sono infatti annunciate manifestazioni di dissenso da parte di collettivi e gruppi giovanili palestinesi in occasione della partita di basket Virtus-Hapoel Tel Aviv, prevista presso la Fiera.
Disagi ai trasporti nazionali
A livello nazionale, lo stop di 24 ore riguarda il trasporto pubblico locale, pur nel rispetto delle fasce di garanzia stabilite territorialmente. Per quanto concerne le ferrovie, l’astensione del personale si protrae per un lungo arco temporale, colpendo principalmente il traffico regionale, mentre i collegamenti a lunga percorrenza rimangono in gran parte regolari. Il settore aereo non è coinvolto nell’agitazione odierna, avendo programmato uno sciopero specifico per la prossima settimana.
Disagi significativi si segnalano anche in altre grandi città: a Milano la linea M3 della metropolitana ha subito interruzioni, così come la linea 1 a Napoli e diverse tratte ferroviarie in Liguria, dove si registrano soppressioni di Intercity e regionali.
Le ragioni della protesta e la replica della maggioranza
Dai palchi delle manifestazioni, i rappresentanti sindacali hanno ribadito le motivazioni dello sciopero. Michele De Palma della Fiom, intervenuto a Milano, ha parlato di una questione di dignità necessaria per riaprire il dialogo con l’esecutivo. Da Bari, il segretario nazionale della Cgil Christian Ferrari ha criticato aspramente la legge di bilancio, contestando i tagli a sanità, istruzione e pensioni a fronte di un aumento della spesa per gli armamenti, e sottolineando il dramma dell’emigrazione giovanile dal Mezzogiorno.
Diametralmente opposta la lettura politica fornita dalla maggioranza. Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha sostenuto che la mobilitazione odierna evidenzia l’isolamento della Cgil. L’esponente del partito di governo ha difeso le misure economiche adottate, citando i dati sull’occupazione e gli stanziamenti per le pensioni e i giovani, respingendo le accuse di austerità e sottolineando gli sforzi fatti per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie.












