(ANSA) – MILANO, 23 AGO – Proseguono le ricerche di Alberto
Fedele: l’ingegnere di 30 anni volontario in Perù della Onlus
Weworld, scomparso lo scorso 4 luglio mentre era a fare trekking
sulle Ande. I primi esami sul corpo ritrovato il 19 agosto in un
isolotto del rio Vilcanota, nella zona di Cusco in evidente
stato di decomposizione, senza documenti né tantomeno indumenti
confermano che non si tratta di Alberto.
“Ci hanno informato – ha spiegato all’ANSA Marco Chiesara,
presidente di WeWorld – che dai primi accertamenti si tratta di
una persona alta circa un metro e cinquanta e che il decesso
dovrebbe risalire a tre mesi fa. Comunque stanno facendo anche
l’esame del dna”.
“Intanto proseguono le ricerche, che non si sono mai
interrotte” ha concluso. (ANSA).
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