Scoperta una raffineria di cocaina, nei guai il “gestore” residente a Rimini

Una raffineria di cocaina in piena regola quella scoperta, nei giorni scorsi, dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del comando provinciale di Ravenna e i colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile che hanno arrestato il “gestore” del laboratorio clandestino. A finire in manette è stato un 30enne albanese, residente a Rimini, che aveva realizzato un impianto per la preparazione di ingenti quantitativi di droga in un appartamento di Lido di Classe. A far scoprire la raffineria è stato il continuo via vai di persone dal condominio in via Vespucci, una delle arterie principali della località balneare, che ha insospettito i militari dell’Arma. Gli inquirenti, quindi, hanno organizzato una serie di appostamenti in abiti civili scoprendo così il 30enne uscire dall’abitazione con alcuni contenitori e caricarli a bordo di un’auto, una Audi A4, con la quale si è allontanato a forte velocità in direzione di Milano Marittima.

Lo straniero è stato quindi pedinato fino a quando è arrivato in una strada di campagna dove, dopo essersi fermato, ha iniziato a sotterrare del materiale. E’ stato a questo punto che i carabinieri sono entrati in azione ma, alla vista delle pattuglie, il 30enne è saltato a bordo dell’A4 fuggendo a tutto gas. Ne è nato un folle inseguimento, con l’albanese che ha spinto sull’acceleratore fino ai 200 chilometri all’ora, ma i militari dell’Arma sono riusciti a bloccarlo e ad ammanettarlo. Le varie perquisizioni hanno permesso di recuperare circa tre chili tra eroina e cocaina e 20 chili verosimilmente di eroina in polvere contenuta in un sacco dell’immondizia occultata dentro una valigia. Si attendono le ultime analisi del narcotest per individuare inoltre il grado di purezza della sostanza stupefacente.

All’interno dell’abitazione trasformata in un autentico laboratorio della droga è stato trovato materiale specifico per preparare la sostanza stupefacente. Si tratta, a detta del colonnello Massimo Cagnazzo, comandante provinciale dell’Arma di Ravenna, del primo caso in provincia: è stata rinvenuta una pentola utilizzata per polverizzare la sostanza stupefacente e lavorarla con addensamenti per formare panetti. Sono stati rinvenuti lo stampo per panetti da mezzo chilo ed un chilo, bilance di precisione, sacchetti e macchine per il sottovuoto. La droga sequestrata avrebbe generato un consistente volume di traffico e di affari per diversi milioni di euro. Sono in corso ulteriori accertamenti sull’appartamento disabitato, non riconducibile alla persona arrestata. L’uomo, secondo gli inquirenti, riforniva altri spacciatori, forse anche fuori provincia. Rimini Today