Scoperto centro massaggi cinese a luci rosse, cinque arresti a Monza

prostitute_cinesiLe indagini hanno rivelato che, nonostante la licenza fosse formalmente intestata alla cinese, in realtà l’attività era di proprietà dei due italiani, i quali curavano il pagamento dell’affitto dei locali e delle bollette relative alle utenze domestiche oltre ad effettuare la pubblicità online su siti “specializzati” in incontri sessuali. I provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale del capoluogo, hanno interessato il centro massaggi cinese “Tuina” presente in via Dante a Monza. In carcere sono stati rinchiusi due uomini di 44 e 56 anni, entrambi di Cologno Monzese (Milano), e una cinese di 56 (intestatari del centro), mentre le altre due donne arrestate, una 46enne di Napoli e una 43enne uruguaiana, sono ai domiciliari.

Le indagini hanno avuto inizio nella primavera 2015 e hanno documentato il ruolo degli arrestati quali membri di un sodalizio ben organizzato. Le meticolose ed approfondite indagine consentivano inoltre di dimostrare che, i guadagni derivanti dal meretricio delle giovani donne extracomunitarie, costrette a vivere e dormire all’interno del centro massaggi, erano in realtà divisi tra i due italiani, e una sorta di “maitresse”, che si trovava materialmente all’interno del centro massaggi per controllare l’attività di prostituzione delle giovani donne. Le ragazze sfruttate, una decina, dovevano dare il 50% di quanto percepivano dai clienti, fino a 100 euro per prestazione ed erano costrette a turni massacranti.

I carabinieri hanno arrestato cinque persone in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in relazione a un centro massaggi cinese di Monza.

Stadio24.com

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