(ANSA) – ROMA, 05 MAG – “Certo se ci fosse stato Maradona,
sarebbe stato con noi e avrebbe gioito ma, paradossalmente,
questa assenza lo ha reso più presente perché tutti noi abbiamo
fatto “ammoina” per lui: volevamo che ci fosse e lo abbiamo
evocato”. Antonio Capuano, capofila di una lunga schiera di
registi napoletani e della cosiddetta scuola vesuviana, la festa
del Napoli l’ha vissuta nella sua casa nel capoluogo campano e,
come tutti, è un fiume in piena. È semplice parlargli perché ha
il cuore aperto dalla gioia serpeggiante da mesi in città ed ‘esplosa’ ieri sera.
“Le cose che mi hanno impressionato di più sono stati i suoni:
la città è esplosa! – sottolinea – Quando l’arbitro ha fischiato
c’è stata una scossa tellurica in tutta la città. Questa festa
si sta espandendo dappertutto ma è normale: è una gioia
inarrestabile. È una festa di tutti. Sono stato alla Pignasecca
a vedere perché lì c’è la festa del popolo. Mica solo a Napoli.
La festa l’hanno fatta ovunque: a New York, a Sydney, a Tokyo. È
un momento che ci ha uniti”.
La tentazione di fare un film su questi momenti è forte ma il
maestro è prudente: “E da dove iniziamo”, dice ridendo. “Farci
un film corale come ai tempi de “I vesuviani”? Perché no ma ci
vorrebbe un produttore che vuole raccontare questi giorni
incredibili”, replica con allegria “Quali immagini
riprenderei? Forse gli oggetti, travolti da questa voglia di
gioire da questa esplosione partenopea”. (ANSA).
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