Roma, 24 giugno. “Il ministero dell’Istruzione è allo sbando. Mentre il ministro Lucia Azzolina fa trapelare le future linee guida per la scuola, già bocciate dai presidi, gli Istituti scolastici sul territorio devono organizzarsi con grandi difficoltà per la formazione delle classi basandosi sulle norme vigenti”.
Così il parlamentare della Lega Jacopo Morrone, commentando la presentazione di un’interrogazione urgente al ministro.
“A dettare legge, in questo caso, è il DPR 81/2009 che stabilisce i parametri per la formazione delle classi, in particolare nelle scuole secondarie di secondo grado, prevedendo classi iniziali (le prime e le terze) composte mediamente da un numero di studenti compreso tra 27 e 30 unità. Nel passaggio dal primo biennio alla terza, il decreto può addirittura obbligare allo smembramento di classi per formarne delle nuove rispettose del parametro di 27 alunni, non tenendo in alcun conto l’esigenza di aumentare il distanziamento degli studenti legata all’emergenza Covid. La prospettiva dello smembramento delle classi considerate sottodimensionate dai parametri del decreto sta sollevando le proteste e le preoccupazioni delle famiglie che, fuorviate dalle notizie diffuse dal Governo sulla necessità di superare le classi ‘pollaio’, si scontrano nel concreto con le norme tuttora vigenti a cui le scuole si debbono attenere. Un’ulteriore aggravante a carico di Azzolina è quella di considerare gli studenti come semplici ‘numeri’. Lo smembramento obbligato delle classi, infatti, dopo la prolungata assenza, obbligherebbe i giovani al rientro a scuola a dover affrontare anche la difficoltà di inserirsi in una classe di nuova formazione. A ciò si aggiungono le mancate direttive e il silenzio tombale del Governo sull’immissioni di nuovi insegnanti, fattori indispensabili per poter organizzare in sicurezza il prossimo anno scolastico. Ho chiesto, quindi, al ministro di individuare percorsi per scongiurare lo smembramento di alcune classi e di procedere al più presto alla selezione degli insegnanti precari da immettere in ruolo con concorso straordinario”.
Ufficio Stampa Lega Romagna