Scuola: Regione Puglia ricorre a Consulta su accorpamento

(ANSA) – BARI, 16 FEB – La Regione Puglia ha deciso di
impugnare alla Corte costituzionale la norma sul dimensionamento
scolastico che prevede l’accorpamento e la chiusura delle scuole
con meno di 900 studenti iscritti. L’incarico è stato affidato
al professore e avvocato Marcello Cecchetti. “La parte impugnata
– spiegano dalla Regione – riguarda il dimensionamento
scolastico e le disposizioni, tutte conformative in termini
vincolanti delle potestà legislative e amministrative spettanti
alle Regioni nella materia dell’ ‘istruzione’, devono ritenersi
costituzionalmente illegittime”. La Regione Puglia quindi
chiederà alla Consulta, come già proposto da altre Regioni, “che
sia dichiarata incostituzionale la norma statale che
costringerebbe tra l’altro l’accorpamento di istituti scolastici
sul territorio, causando disagi sia all’utenza che ai docenti”.
    Secondo l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo “le decisioni
arbitrarie e mai condivise con le Regioni da parte del governo
nazionale, e del ministro Valditara in particolare, hanno con un
colpo solo attaccato diversi principi primo tra tutti quello
all’istruzione e all’uguaglianza con l’accorpamento in Puglia di
circa 60 dirigenze”. “Non solo, colpisce anche aggiunge Leo – le
competenze regionali in materia di istruzione e autonomia
scolastica, il principio di collaborazione e sussidiarietà, il
rispetto delle procedure di coordinamento Stato-Regioni in
materia di scuola e delle disposizioni che regolano l’esercizio
del potere sostitutivo”. “Ma quello che è più grave – conclude –
è che mentre il Governo stabilisce i tagli, le Regioni avranno
l’onere di dover decidere quali”. (ANSA).
   


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