Mussoni sui tre referendum propositivi in cui hanno vinto i si”: “C’è un obbligo morale a intervenire sulle norme per adeguarle agli esiti prima delle elezioni politiche- sostiene- non dobbiamo correre rischio di andare al voto con le vecchie regole”.
Quindi affronta il tasto dolente: quello del quesito per il tetto degli stipendi a 100 mila euro. Con la vittoria del si”, si guarda agli stipendi di una dozzina di medici. Mussoni elenca i nomi di primari noti dell’Iss: “Vogliamo veramente mandarli a casa?”. Di qui l’invito: “Non cadiamo nella demagogia post-referendum, dobbiamo continuare a garantire stabilita” al sistema e al servizio”.
In questa direzione, “mi impegno- assicura- per fare una proposta a breve che sani le posizioni, in modo che il referendum non faccia danno all”Iss”.