Oggi, cassata da tutti i giornali on-line,, la Stefania Lazzari dice, in chiaro per la prima volta, le preoccupazioni del sistema bancario e finanziario sullo scambio automatico d’informazioni. Vi piaccia o no, ci sono un sacco di realtà in quell’articolo. Ora il problema è di scegliere comunque un sistema trasparente, e immediatamente dopo trovare un’economia alternativa, o scegliere la chiusura che Lei auspica, e che io abborro, e, anche in questo caso, dare ipotesi di economia sostitutiva.
Il concetto è di una semplicità mostruosamente semplice:
o muore con la permanenza nella black list il sistema delle imprese, e conseguentemente il sistema bancario e finanziario pagherà nell’immediato un’altro e non sostenibile “scotto”, dopo lo scudo,
o accettiamo lo scambio automatico d’informazioni, le aziende si salvano per due o tre mesi e poi le banche sono costrette a chiudergli il credito e si pagherebbe un’altro non sostenibile “scotto”.
Ora, la Lazzari ha dato la sua idea per uscire dall’empasse attuale, la prima tesi che ho illustrato, io ne voglio illustrare un’altra:
accettiamo la piena trasparenza, sistema automatico di scambio di informazioni e:
– entrata in vigore posticipata e prefissata nel tempo, con un meccanismo di gradualità, offrendolo non solo all’Italia ma all’intera Unione europea in cambio della possibilità che le nostre Banche diventino banche Agenti in tutta la UE;
– accettazione di un pieno sistema Iva per fare cessare le turbative all’interscambio, non solo con l’Italia ma con l’Europa (Vat europea)chiedendo in cambio l’immediata sospensione del prefinanziamento dell’IVA in Dogana che ad oggi crea tanta concorrenza fiscale dannosa che subisce San Marino rispetto ai Paesi membri Ue e della possibilità di creare sui consumi diretti un porto franco che farebbe ripartire in toto il nostro settore commerciale, turismo in primis ma non solo;
– abrogazione dell’anonimato o riservatezza bancaria, delle fiduciarie e di chi più ne ha più ne metta, in cambio di un trasparente ed in chiaro minore tassazione del reddito da risparmio rispetto all’Ecofin, al quale non crede più nessuno, neppure Tremonti che tante volte lo ha denunciato e che ha subito per diversi anni l’evasione del Lussemburgo e dell’Austria, Paesi dalla UE, e della Svizzera. Rispetto all’ecofin San Marino è stato, fin dalla sua istituzione il Paese non Ue più corretto nella sua applicazione. Peccato che Tremonti, nonostante i dati siano oggettivamente eloquenti, non l’abbia mai riconosciuto A RSM.
Ovviamente queste sono solo le prime coordinate, nel pacchetto rientrerebbero anche la gestione dei ricercatori nel progetto del Parco scientifico e tecnologico, il diventare il gioiellino delle Tlc di ultima generazione, e quindi le sperimentali e di massimo sviluppo, la trasformazione del nostro paesaggio urbanistico ed ambientale in un modello di massima integrazione grazie all’applicazione completa delle nuove energie rinnovabili. Solo per citarne alcune.
Ora mi chiedo:
i famosi tecnici che vanno in trattativa tecnica con i funzionaria del Mef che mandato politico hanno ricevuto?
Che spazio di trattativa hanno?
In alternativa il Governo del nostro paese quali scenari alternativi ha preventivato ed è in grado di valutare attuabili?
Voglio saperlo come cittadina e come attivista politica, pretendo di conoscere passo a passo le iniziative e le scelte possibili, comprese le vie d’uscita non auspicabili forse che il Governo della mia Repubblica ha messo in essere o ha intenzione di mettere in essere.
E’ un mio diritto di cittadina!
Anzi, di più! E’ il diritto di tutti i cittadini, dei residenti, dei soggiornanti, dei lavoratori tutti di San Marino!
Se le risposte o le progettualità non ci sono è tempo di lasciare spazio a risorse più capaci nel Paese!