Se l’opposizione si compattasse… (l’editoriale di David Oddone)

Fossi nella maggioranza, qualche domanda comincerei a pormela.

Invece di preoccuparsi delle questioni importanti, c’è chi crea grande imbarazzo all’intero Consiglio. E qualcuno rischia seriamente con le sue condotte, di passare un guaio nonostante l’immunità. Una impresa titanica e un impegno, che ai sammarinesi piacerebbe fosse adoperato nella gestione della cosa pubblica (e non della cosa privata).

La classica goccia che fa traboccare il vaso e fa girare le pa…. le più del garbino di questi giorni è la fissazione del prossimo Consiglio, nientemeno che dal 21 al 29 agosto.

Insomma, malgrado i molteplici temi sul tavolo, i problemi da risolvere e le cose da fare, i “signorini” se ne vanno un mese in vacanza.

Giusto. Giustissimo. Devono ritemprarsi delle fatiche del rimpasto e prepararsi al meglio per la campagna elettorale.

In realtà non è tanto – o meglio non solo – la pochezza di contenuti o la voglia che manca. Quanto piuttosto la paura che se ad un Consigliere venisse la bizzarra idea di prendere e recarsi al mare o in montagna, il rischio è di non avere più i numeri per fare nulla.

Ecco come si è ridotta la maggioranza: al timore che vi sia chi non risponda “presente”, quando chiamato in causa.

Si può andare avanti così? Chiaramente no.

Lo spettacolo al quale stiamo assistendo è avvilente, anzi penoso.

Mi chiedo nuovamente e chiedo alla attuale compagine che regge i destini di San Marino: avete fatto bene i conti? Siete sicuri che al prossimo giro avrete i numeri?

Perché la sensazione è che più si va avanti con questa sciagurata pantomima, più ci sarà una emorragia di voti. C’è chi conta di riprenderli magari con le solite “regalie” di fine legislatura.

Sarà comunque dura, molto dura. Tanto che la frase sussurrata a mezza voce appena alcune settimana fa, che recitava: “chi fa parte oggi dell’attuale maggioranza, farà parte anche della prossima” comincia onestamente a fare sorridere. Appare viceversa sempre più probabile che chi fa parte della maggioranza – se l’attuale opposizione si compattasse – finirà per perdere le elezioni e diventare opposizione a propria volta.

Se, come recita un antico proverbio giapponese, “il fallimento è l’origine del successo”, la lezione di Adesso.sm pare non avere insegnato nulla a qualche boriosa pseudo eminenza grigia che è ancora armata di pallottoliere… mentre tutti gli altri utilizzano i computer.

 

David Oddone

(La Serenissima)