
SE QUESTO E’ UN UOMO…..
Ogni giorno Felipe, con i suoi due fratellini, va nella discarica di Maputo
(Mozambico), una delle più grandi del mondo. I cumuli di rifiuti ricoprono
una superficie pari a quasi 17 campi da calcio e sono alti come edifici di
3 piani. È l’ipermercato gratuito dei diseredati di quella terra. Va a rovistare
per cercare qualcosa di commestibile. Anche qualcosa da vendere. E con lui
migliaia di persone trascorrono ore piegati in due. Felipe cerca di anticipare
i topi. In mezzo agli stridii insopportabili degli uccelli spazzini. Le sue perle
nere degli occhi non brillano più. Il viso è una maschera di sporcizia. Quando
finirà? Mai!
SE QUESTO È UN UOMO…..
Un giorno terribile, Aylan, un bimbo siriano, è trovato morto, annegato davanti alla spiaggia di Bodrum, in Turchia. Appena lambito dall’acqua, le braccia abbandonate, immobile nella morte. Il piccolo profugo siriano, ha ancora la maglietta rossa e i pantaloncini scuri, le scarpe allacciate. Poi un poliziotto turco lo prende in braccio. Scena straziante . Qualcuno gli ha detto di essere un invasore. Aylan resta il simbolo di tutti i profughi che continuano a morire sui mari. Nessuno ha trovato la soluzione al grave problema.
SE QUESTO È UN UOMO…
In un paese del Veronese viveva un senza tetto, chiamato “Gary” dalla gente. Il suo vero nome era Ahamed, di origine marocchina. Un uomo pacifico, non dava fastidio a nessuno. A metà del mese scorso, lo trovano bruciato nella sua auto, una vecchia Fiat Bravo. Incidente? No.
Arso vivo. Due minorenni da tempo lo infastidivano. Poi un giorno hanno appiccato il fuoco… I due criminali si sono giustificati: “l’abbiamo fatto per gioco, per noia”!
SE QUESTO È UN UOMO…..
Il coltan? Sì, una sabbia nera, preziosissima, formata dai minerali usati nell’industria della telefonia mobile, nella componentistica dei computer e in quella degli aerei. Per tanti nostri trastulli e manie! L’80% delle risorse mondiali si trova in Congo.
Mugambi è uno delle migliaia di bambini che lo estraggono. Molti di loro hanno solo 7-8 anni. I bambini costano poco: scavano a mani nude e possono raggiungere facilmente il minerale attraverso piccole buche. Dopo dieci anni di lavoro sono vecchi e sviluppano, a causa della radioattività, malattie che ne causano la morte.
Mugambi, dopo aver raccolto la preziosa sabbia, deve portarla ai centri di raccolta. A volte deve camminare anche due giorni nella foresta, col forte peso sulle spalle. Alla fine, c’è un «Signore della guerra» che incassa i profitti.
SE QUESTO È UN UOMO…..
In un luogo del mondo (può essere anche vicino a noi), un bambino, Giacomo, incontra un angelo bianco. Un uomo di Chiesa. Si comporta quasi come un papà. Aiuta Giacomo a crescere nella conoscenza della vita. Poi un giorno si trasforma in orco. Divora la dignità di Giacomo. Spegne il suo sorriso e gli ruba il futuro. Giacomo non sarà più quello di prima. Avrà giustizia? Forse aspetterà invano.
SE QUESTO È UN UOMO….
Il racconto di questi fuochi di shoah, accesi nel mondo, potrebbe continuare per ore. C’è un sistema politico-economico ingiusto che li alimenta.
L’attualità ci racconta che potenti personaggi sono riuniti per trovare soluzioni.
Ma l’anno prossimo le cose resteranno come sono. Forse ci sarà qualche uomo in più sfregiato della sua dignità.