Se tre aliquote vi sembrano poche…di Leonardo Raschi

Se tre aliquote vi sembrano poche

La lotta all’evasione fiscale deve essere una priorità anche per San Marino

Confesso di non averci capito molto della nuova riforma tributaria presentata dall’ex Segretario alle Finanze Gatti prima della sua fuoriuscita dal Governo. Si parla vagamente di agevolazioni per le aziende ma per gli altri interventi tutto è avvolto in una nebulosa poco chiara. Soprattutto il nuovo disegno di legge non affronta i nodi che non funzionano nell’attuale legge, che sono: a) una eccessiva progressività delle aliquote, b) un numero troppo elevato di aliquote (una decina), c) una disparità di aliquote – a parità di reddito – tra lavoro autonomo e lavoro dipendente, d) aliquote troppo elevate che arrivano fino al 45% del reddito.

Il problema dell’evasione fiscale è anche un problema di aliquote troppo alte e ingiuste.

L’attuale legge tributaria datata se non sbaglio 1983 risente troppo del clima dell’epoca. Epoca di guerra fredda e scontro ideologico. Così l’attuale legge ha un’anima marxista con una progressività delle aliquote oltre ogni buon senso. Ricordo che Luigi Einaudi grande economista liberale disse una volta che: “La progressività delle aliquote è una pia illusione”.

In un certo senso paradossalmente l’attuale legge invita a non lavorare: che cosa lavoro in più a fare dice il lavoratore se faccio gli straordinari e poi supero lo scaglione di reddito e quindi pago più tasse? Nel mio caso detengo un appartamento in affitto dove percepisco un canone mensile di 650 euro che serve ad integrare il mio stipendio di impiegato e così portare avanti la famiglia. Bene di questi 650 euro devo dare una mensilità (in un anno) al fisco sammarinese. Vi sembra giusto? A me no!

Personalmente proporrei tre aliquote in tutto e la più alta non dovrebbe superare il 39% del reddito. Portare a tre le aliquote dovrebbe essere solo il primo passo per arrivare all’aliquota unica e piatta al 25% (flat tax) come negli Stati Uniti e nella Repubblica Slovacca; ma mi rendo conto che per questo siamo ancora culturalmente impreparati e immaturi. La Repubblica Slovacca qualche anno fa ha implementato l’aliquota unica e le entrate per l’erario sono aumentate. Sì, perché i cittadini sono portati a dichiarare di più e pagano più volentieri le tasse se le aliquote non sono troppo penalizzanti.

Sono passati 30 anni, sono cambiati i governi e i partiti ma nessuno ha fatto nulla per combattere l’evasione fiscale a San Marino. Da noi non ci sono gli studi di settore, non vi è nulla. Non è più possibile tollerare che i datori di lavoro dichiarino meno dei loro dipendenti. Ma questo succede grazie all’attuale legge catto-comunista che volendo fare pagare di più ai lavoratori autonomi con aliquote più alte (con un intento punitivo) ottiene il risultato opposto cioè che questi dichiarano poco o quasi nulla.

Io dico che occorre dire basta a questa ipocrisia: abbassiamo le aliquote parificandole al lavoro dipendente, solo così otterremo di allargare la base imponibile e portare i lavoratori autonomi a dichiarare di più.

Tra le tante priorità di questo governo, una delle principali deve essere la lotta all’evasione fiscale, cosa che la nuova legge mi sembra non affronti. Pagare meno, pagare tutti questo deve essere il motto. Altrimenti non ci resta che chiamare Tremonti quale ministro delle finanze di San Marino.

Leonardo Raschi

Arengo e Libertà