I primi furono i Miodio, un nome a metà – a seconda di dove cade l’accento – tra l’autodisistima e l’implorazione divina. Erano cinque giovani musicisti di queste parti che una giuria presieduta da Little Tony, il sammarinese più popolare della storia e composta anche dal veterano dei direttori d’orchestra di Sanremo Vince Tempera e da Pasquale Panella, autore di testi per Lucio Battisti, Riccardo Cocciante e Zucchero, scelse per l’esordio della piccola Repubblica sul palco dell’Eurovision Song Contest. Era il 2008 e i Miodio con la canzone Complice, orecchiabile ma non supportata dalle coreografie da lunapark che caratterizzano la manifestazione musicale cara soprattutto al pubblico del nordest europeo, scivolarono in coda alla classifica. Fu comunque un importante debutto. Seguirono anni di altrettanto scarsa visibilità, con San Marino a volte rappresentata da artisti stranieri come il turco Serhat o da vicini di casa come Senhit sponsorizzata dal figurinificio Panini di Modena. Fino al 2022 quando a significare i colori bianco e azzurro musicali è stato Achille Lauro. E da allora che sul Monte Titano s’è accesa la luce dell’ambizione. L’anno scorso, nella competizione Una voce per San Marino allestita per selezionare il candidato per l’Eurofestival sembrava riuscisse a spuntarla Loredana Bertè, superata sul filo di lana dalla band spagnola Megara: una serata da dimenticare, costellata di errori tecnici e dalla involontaria comicità del conduttore Fabrizio Biggio, apostolo sottotono di Rosario Fiorello. Dei Megara si persero da subito le impronte.

La musica di Roberto Sergio. Quest’anno Roberto Sergio ha innescato i droni delle aspettative. Il direttore generale della Rai è dallo scorso ottobre anche il massimo dirigente di San Marino Rtv, l’emittente consociata al 50 per cento con Viale Mazzini. È arrivato nel momento più buio della storia dell’azienda radiotelevisiva sammarinese, a seguito delle dimissioni del dg Andrea Vianello, tra sospetti di voragini di bilancio e voci di imminenti drastiche riduzioni di personale. Dopo tanti direttori, con anche nomi prestigiosi come Franco Alfano e Carmen Lasorella, tutti bravi giornalisti ma senza l’esperienza manageriale che è sempre mancata in questa struttura che pur dispone tra redattori e tecnici di valenti professionisti, la Rai ha invertito la rotta e inviato uno dei suoi manager più esperti. Con Roberto Sergio la musica è improvvisamente cambiata: si discute di piano per l’aumento dei ricavi pubblicitari, di rinnovamento tecnologico, di produzioni interne e di accesso ai migliori contenuti del palinsesto Rai. Ma i fuochi d’artificio sono brillati a Sanremo, quando Carlo Conti, sul palco e tra un Tg1 e l’altro, ha annunciato stuzzicanti sorprese nella serata sammarinese che deciderà la candidatura per la rassegna europea di scena a Basilea dal 13 al 17 maggio.

Sabato prossimo, oggi ndri, al Teatro Nuovo di Dogana, in diretta non solo sul piccolo schermo del Titano ma anche su RaiPlay e RaiPlay Sound e radio e social vari, prenderà vita non più Una voce per San Marino, bensì San Marino Song Contest. Con alla guida artistica Massimo Bonelli patron delle più affollate manifestazioni della penisola e alle redini tecniche tre specialisti delle grandi produzioni Rai: il regista Cristiano D’Alisera, lo scenografo Marco Calzavara, il direttore della fotografia Marco Lucarelli. L’attesa non è tanto per i conduttori Flora Canto e Francesco Facchinetti o per gli ospiti capeggiati da Cristiano Malgioglio, quanto per uno dei venti artisti concorrenti – tredici gli italiani, tra i quali Luisa Corna, Silvia Salemi, Marco Carta e un sammarinese autentico: il rapper Paco – ovvero il dj Gabri Ponte, che proporrà il brano sigla e tormentone del Festival di Conti: Tutta l’Italia. (…) La Repubblica.it