Seconda giornata del 17° Congresso CSdL: “San Marino deve marciare decisa verso la trasparenza”

Lanciata anche la proposta di realizzare un meccanismo di solidarietà a favore dei lavoratori disoccupati che rimarranno senza reddito quando finiranno gli ammortizzatori sociali. Grandi ringraziamenti e riconoscimenti a Giovanni Ghiotti per la capacità e l’autorevolezza con cui ha guidato la Confederazione in questi sedici anni

 13 maggio 2010 – Un dibattito ricco e appassionato, con molti interventi dei delegati, ha animato il secondo giorno del 17° Congresso CSdL, in svolgimento al Centro Congressi Kursaal sul tema “Il lavoro al primo posto”.
Forte e chiara si è levata dal Congresso la richiesta di dare la massima trasparenza al sistema economico sammarinese, per rendere San Marino un paese accettato dalla Comunità internazionale, e creare le premesse per uscire dalla crisi economica e ristabilire corrette relazioni con lo Stato italiano. Il paese non può più tergiversare nella difesa di un modello economico che ha avuto tratti di opacità indifendibili e ormai superati, che tante difficoltà hanno creato a San Marino nei rapporti con l’Italia, che ha collocato la Repubblica del Titano nella propria black list.
La trasparenza dell’economia deve arrivare fino a fare piena luce, da parte della magistratura, circa possibili infiltrazioni di attività malavitose nella Repubblica.
L’adesione negoziata all’Unione Europea, hanno ribadito i delegati al Congresso, è una scelta irrinunciabile e non più rinviabile, necessaria per consentire al paese di cogliere nuove opportunità di crescita economica e allargare l’orizzonte dei rapporti internazionali, e non dipendere unicamente dallo stato dei rapporti con lo Stato italiano, con il quale è comunque necessario arrivare – oltre che all’uscita dalla black list – alla firma dell’accordo contro le doppie imposizioni.
Molto sentito il tema del lavoro. Il “Progetto di sviluppo di San Marino” che la CSdL ha elaborato, è un contributo importante che la Confederazione mette a disposizione di tutto il paese, che delinea un nuovo modello economico fondato sul lavoro, sull’economia reale, sulla produzione di beni e servizi di qualità e ad alto valore aggiunto, sulla formazione permanente dei lavoratori. Un progetto che fornisce indicazioni importanti per far ripartire su nuove basi l’economia e per creare nuovi posti di lavoro per i giovani e per i lavoratori colpiti dalla crisi.
Nel Congresso è stata anche lanciata la proposta di individuare un meccanismo di solidarietà tra i lavoratori di tutti i settori, a favore dei lavoratori rimasti disoccupati che, una volta finiti degli effetti degli ammortizzatori sociali, si troveranno a non disporre di forme di reddito per sé e le proprie famiglie.
La CSdL non può accettare che i costi della crisi economica, che produrranno un prevedibile disavanzo nel bilancio dello Stato, possano essere scaricati sui lavoratori attraverso la riduzione dei livelli di stato sociale. Coloro da cui vanno reperite le risorse per consolidare il sistema dei servizi e per investire nello sviluppo, appartengono a quei settori del lavoro autonomo che non hanno contribuito alle risorse pubbliche in ragione delle loro disponibilità, e che hanno invece contribuito a compromettere il buon nome di San Marino. In tal senso è stata rinnovata la forte richiesta di giungere ad una profonda riforma del sistema tributario, che realizzi l’equità fiscale e recuperi le consistenti quote di elusione.
Allo stesso tempo la CSdL non può accettare i tentativi – in particolare dell’ANIS – di basare la competitività del sistema economico possa basarsi sulla flessibilizzazione del lavoro. La competitività si costruisce con la conoscenza, la formazione e la qualità dei beni e servizi che San Marino saprà produrre. Ogni possibile tentativo di ridurre i diritti dei lavoratori, non potrà che essere respinto con determinazione attraverso la mobilitazione, necessaria anche per continuare a rivendicare l’uscita dall’immobilismo della classe politica.
Molto sentito anche il tema dei giovani i quali, tanto più in un periodo di crisi come l’attuale, hanno ben poche opportunità di trovare un’occupazione adeguata al termine del proprio percorso di studi. Il paese deve attrezzarsi per offrire ai giovani sammarinesi le migliori opportunità di ingresso nel mondo del lavoro, nell’economia e nella società, per consentire loro di spendere il ricco bagaglio di saperi, abilità e conoscenze che hanno conseguito, spesso con esperienze all’estero.
Forte è stato il ringraziamento dei delegati al Segretario Generale Giovanni Ghiotti, al quale è stato riconosciuto il grande merito di aver guidato, in questi sedici anni, la Confederazione con notevole capacità, equilibrio, autorevolezza e rigore etico, mettendo sempre al primo posto il bene dell’organizzazione e l’interesse generale dei lavoratori, dei pensionati e del paese nel suo complesso. Dal Congresso è stato espresso l’auspicio che Giovanni Ghiotti – che ha dichiarato la sua disponibilità a candidarsi a membro del Direttivo Confederale – continui in altre forme a dare il suo importante contributo alla Confederazione. In tal senso, è stata anche espressa la certezza che colui che lo sostituirà e in generale il gruppo dirigente che scaturirà dal Congresso, saprà portare avanti con capacità, competenza e coesione le grandi sfide che attendono il movimento sindacale.
Al termine dei lavori della mattinata, è intervenuto il Segretario Confederale della Confederazione Europea dei Sindacati Walter Cerfeda. Nel suo ampio e apprezzatissimo intervento sui temi dell’Europa, scossa dalla crisi greca e dall’attacco speculativo all’euro, Cerfeda ha evidenziato la necessità che l’Europa adotti forti misure non solo per proteggere gli stati dagli attacchi speculativi, ma anche per finanziare la ricrescita economica e rilanciare l’occupazione. Altrimenti i costi sociali, in termini di impoverimento, di riduzione dei salari e dei livelli di stato sociale, potrebbero essere molto alti. A questo scopo il Sindacato Europeo è pronto a mobilitarsi con l’organizzazione di forti iniziative di mobilitazione in Europa.
Ufficio Stampa CSdL