SEGR. PSD: GOVERNO IMMOBILE DAVANTI ALL’EMERGENZA DEL DECRETO INCENTIVI MENTRE IL PAESE GRIDA

La Segreteria del PSD si è riunita ieri sera per approfondire la situazione di estrema difficoltà in cui versa il Paese, e in particolare il sistema economico e produttivo, alla luce degli sviluppi drammatici della crisi di rapporti con la Repubblica Italiana.
Il PSD condivide lo stato di allarme più volte reiterato fin nelle ultime ore dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali, circa gli effetti definitivamente nefasti dell’inserimento nella black-list relativi al cosiddetto Decreto Incentivi. In particolare il PSD apprezza lo sforzo dell’Ordine del Commercialisti di esplicitare anche sul piano tecnico la portata degli effetti ferali prodotti dai dispositivi previsti da tale decreto.
A fronte di ciò è incomprensibile la posizione di assoluta e inesorabile rassegnazione espressa la Congresso di Stato che invece di investire su una ampio ricorso alle migliori energie del Paese, senza rinunciare a nessun utile contributo per fare fronte ad una aggressione di proporzioni inedite, si limita a dichiarare la propria consapevolezza circa le dimensioni del problema, senza attivare canali concreti ed efficaci, capaci di evitare e scongiurare l’inserimento nella black-list.
E appare ancora più colpevole la posizione del Segretario di Stato alla Finanze che invece di operare con il massimo sforzo nelle sedi opportune e adeguate al fine di produrre possibili soluzioni, non trova di meglio che restare seduto sulla sua poltrona, con l’unico scopo di non perderla, costi quel che costi, mentre il Paese affonda.
Il PSD, alla luce della pesante situazione in atto, offre il proprio responsabile contributo di forza di opposizione nelle sedi e con gli strumenti più opportuni al fine di ricercare quelle necessarie vie d’uscita per evitare la crisi. Il PSD chiede altresì alla maggioranza di risolvere al più presto i conflitti interni in atto al fine di potere operare tutti per il vero interesse di tutti i sammarinesi.
L’Ufficio Stampa
San Marino, 1 aprile 2010