
L’eroe di quella prima Italia, in un’amichevole contro la Francia terminata 6-2, fu Pietro Lana, classe 1888. Era il 15 maggio 1910 e, davanti al ‘suo’ pubblico, i quattromila spettatori giunti all’Arena civica di Milano, la piccola e veloce mezz’ala sinistra, soprannominata ‘Fantaccino’, al 13′ realizzò la prima rete della nazionale italiana di calcio. E nell’arco dei 90 minuti la prima tripletta. Fosse nato in Inghilterra si sarebbe portato a casa il pallone.
Un personaggio, questo Lana. Appassionato di alpinismo, fu anche uno dei 44 soci dissidenti del Milan che fondarono l’Inter. Ben presto però se ne pentì e ritornò con i rossoneri.
Ma questa è un’altra storia…
Gli altri marcatori dell’incontro furono Virgilio Fossati (Inter), Giuseppe Rizzi (Ausonia) ed Enrico Debernardi (Torino).
Divisa tutta bianca, maglia con il colletto inamidato, alcuni giocatori in calzoncini neri altri bianchi, i nascenti ‘Azzurri’ (anche se sarebbero diventati tali solo a gennaio dell’anno dopo, in occasione di una partita con l’Ungheria) vinsero quel giorno la prima di una lunga serie di sfide che hanno portato alla conquista di quattro titoli mondiali ed uno europeo.
Nel 2010 la Federcalcio volle commemorare i 100 anni dall’evento con una mostra organizzata proprio all’Arena di Milano. Nell’occasione venne esposta la copia della coppa del Mondo sollevata da Fabio Cannavaro a Berlino, insieme a scarpini e palloni di valore quasi archeologico ed a 30 maglie appartenute ad alcuni dei campioni che hanno scritto la storia dell’Italia.
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