San Marino. Nicola Selva: “In assemblea nessuno si è opposto all’accordo con Ap”. Il coordinatore dell’Upr commenta le dichiarazione di Giardi e Giancecchi: “Qualcosa non torna”.

Nicola SelvaGiovedì la resa dei conti. Ma potrebbe essere già troppo tardi.

Ancora pochi giorni e il futuro politico di William Giardi e Remo Giancecchi verrà svelato.

I due consiglieri dell’Unione per la Repubblica, come spiegato pochi giorni fa su queste pagine, sono infatti in rotta con i vertici del partito e a brevissimo dovrebbero uscire dal gruppo consigliare Upr. Motivo?

L’accordo che il movimento sta concludendo con Alleanza popolare senza coinvolgere la Dc.

Una differenza di visione che però non risulta a Nicola Selva, coordinatore della forza politica. “Sono probabilmente uno smemorato – scrive in una nota- ma, a meno che non sia proprio vittima

di un abbaglio, l’Assemblea Upr – tenutasi quattordici giorni fa – ha unanimemente definito la linea politica del Movimento. Sottoli- neo l’aspetto del voto unanime perché, in quella sede, nessuno ha formulato obiezioni alla mia relazione”.

Anzi, lo stesso capogruppo William Giardi “di fronte ad una quarantina di persone” è intervenuto “sostenendo pienamente la mia relazione” denuncia Selva. Il consigliere spiega quindi che l’assemblea Upr “ha confermato la linea di intensificare il rapporto con Ap aprendo, inoltre, a quelle forze che hanno manifestato attenzione a questo progetto in particolare Noi Sammarinesi. Un percorso gradito all’assemblea perché trasparente, rispettoso
dei ruoli che ha visto un costante aggiornamento verso tutti gli organismi del Movimento”.

Selva quindi si dice “perplesso quando, l’amico Remo Giancecchi, parla di appiattimento dell’UPR su Ap. Saremmo talmente appiattiti su Ap – scrive ancora – che, in Commissione Territorio, abbiamo votato contro la variante al Prg sul Polo del Lusso” promosso dal segretario di Stato di Ap”.

Per questo secondo il coordinatore “qualcosa non torna” e anticipa che giovedì prossimo ha convocato una riunione interna “per definire gli impegni politici ed istituzionali prima della pausa estiva. Sarà quella, come sempre, la sede in cui poter auspicabil- mente discutere di politica – con- clude la nota – e dei problemi del Paese”.

Ma quel giorno Giardi e Giancecchi potrebbero essere già ex. I rumors parlano di una fuoriuscita dal gruppo consiliare imminente, forse mercoledì. Si allontana invece l’ipotesi di un ingresso immediato nella Dc. Più probabilmente i due resteranno per qualche tempo consiglieri indipendenti, ma nell’orbita democristiana.

Davide Giardi, La Tribuna