Sequestrati 200 milioni di euro all’immobiliarista Isoldi accusato dalla Finanza di illeciti trasferimenti a San Marino

isoldiUn sequestro da 200 milioni di euro. A tanto ammonta il valore complessivo, suddiviso in quote societarie, 93 fabbricati, vigneti e terreni agricoli, auto di grossa cilindrata, riconducibili al noto immobiliarista56enne forlivese Pierino Isoldi. Un sequestro record – per “pericolosità sociale legata all’evasione fiscale” – quello in cui sono impegnati gli uomini del Comando provinciale della Guardia di finanza di Forlì e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma. Si tratta del più grosso sequestro effettuato a livello nazionale in applicazione di una misura di prevenzione antimafia a carico di un evasore fiscale a conferma dell’efficacia degli strumenti di contrasto introdotti con il nuovo Codice della legge antimafia.

Il nome di Isoldi, già al centro delle attenzioni di forze dell’ordine e magistratura per la condanna a 12 anniper reati contro la persona e il fallimento delle società Isoldi (la Spa e la Holding), era già emerso nell’ambito di una complessa indagine condotta dal Nucleo di polizia tributaria di Forli’ e dallo Scico, coordinata dalla procura forlivese, riguardante “un sofisticato meccanismo teso a consentire di incassare assegni (bancari e circolari) e vaglia cambiari trasferiti illecitamente nella vicina Repubblica di San Marino”.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’immobiliarista “in maniera disinvolta trasferiva titoli e contanti per circa un milione di euro attraverso fittizie movimentazioni tra le sue società e ignare persone da e per San Marino grazie anche a tolleranti istituti di credito italiani”. In particolare, “dall’esame delle carte emergeva che Isoldi, mediante un reticolo di posizioni bancarie e fiduciarie accese presso istituti di credito della Repubblica di San Marino, aveva trasferito, nel tempo, ingenti capitali, molti più di quelli inizialmente rinvenuti”. L’immobiliarista, in sostanza, nel corso degli anni, avrebbe creato “un impero economico, anche attraverso l’impiego di somme di denaro derivanti dall’evasione fiscale, che ha, in parte, schermato attraverso il ricorso a societa’ fiduciarie, italiane e sammarinesi”. Il Resto del Carlino