Serbia:da oggi e per un mese la consegna delle armi illegali

(ANSA) – BELGRADO, 08 MAG – In Serbia tutti coloro che sono
in possesso di armi e munizioni non registrate e detenute
illegalmente possono consegnarle alla polizia a partire da oggi
e per un periodo di un mese fino all’8 giugno. Il ministero
dell’interno, nel lanciare un appello alla consegna delle armi,
ha sottolineato che chi lo farà entro questo periodo non subirà
alcuna conseguenza penale nè di altro genere, nè dovrà
dimostrare l’origine delle armi. La consegna, è stato
sottolineato, riguarda tutti i tipi di armi, automatiche e non,
munizioni di vario genere, mine, granate e altri ordigni
esplosivi.
    Le operazioni di consegna delle armi illegali, ha riferito il
ministero, possono essere fatte al più vicino commissariato di
polizia tutti i giorni dalle 7 alle 19. Un appello a disfarsi
rapidamente di armi possedute illegalmente è stato lanciato
anche dal presidente serbo Aleksandar Vucic. In dichiarazioni
ieri sera alla tv pubblica Rts, Vucic ha sottolineato che ciò
non comporterà alcuna conseguenza per i possessori, ai quali non
verrà rivolta alcuna domanda al riguardo. Le armi illegali, ha
osservato, verranno trovate comunque, e coloro che non
decideranno di consegnarle spontaneamente subiranno pesanti
sanzioni penali. Nei giorni scorsi, con riferimento alle due
stragi compiute in Serbia con armi da fuoco con un bilancio
complessivo di 17 morti e 21 feriti – un 13enne che ha sparato
in una scuola di Belgrado e un 21enne che ha aperto il fuoco
indiscriminatamente intorno a Mladenovac – il presidente aveva
denunciato l’enorme quantità di armi in circolazione nel Paese,
affermando di voler ridurre il loro numero da oltre 700 mila a
30-40 mila. E a questo riguardo aveva annunciato un pacchetto di
misure drastiche di controlli, verifiche e inasprimento di pene.
    Secondo un ultimo rapporto dell’agenzia Small Arms Survey, la
Serbia è prima in Europa e terza al mondo per possesso di armi
da parte della popolazione civile, con un coefficiente di 39
persone su cento che detengono armi da fuoco. Tante le armi in
circolazione anche negli altri Paesi dei Balcani – dal
Montenegro alla Bosnia-Erzegovina, dal Kosovo alla Macedonia del
Nord – eredità dei conflitti armati degli anni Novanta nella ex
Jugoslavia. (ANSA).
   


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