Sergio Mattarella scioglie le Camere, la Meloni umilia il Parlamento

E’ andata. Niente “prolunghe” e niente Ius soli o altre follie dell’ultimo minuto. Intorno alle 18, dopo aver ricevuto al Quirinale il premier Paolo Gentiloni, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha ufficialmente sciolto le Camere, ponendo fine alla diciassettesima legislatura. Il governo resterà in carica, come recita la formula, “per il disbrigo degli affari correnti”, in attesa delle elezioni che si terranno il prossimo 4 marzo 2018, come ufficializzato  oggi dal Consiglio dei ministri.

“Finalmente cala il sipario sul quarto governicchio consecutivo degli inciuci di palazzo. Sono stati anni terribili per l’Italia, in balia di Nazioni straniere, lobbisti e potere bancario. Anni che ci hanno reso più poveri e più insicuri, nei quali la famiglia è stata sotto attacco e la nostra identità minacciata dall’immigrazione incontrollata. Ora la parola torna al popolo che saprà certamente come ripagare la sinistra per questi anni di disastri”. La sintesi di Giorgia Meloni è condivisibile e fondata. Non è che detto che dopo le prossime elezioni le cose vadano meglio. O che non si debba tornare a votare una seconda volta per dare una maggioranza, e dunque un governo, al Paese. Libero