Sergio Pizzolante. Israele: quello che non capiamo

Cosa non stiamo capendo del conflitto in Israele e Gaza?
Cosa non capiamo delle piazze contro Israele e gli ebrei in Occidente?
Perché è la sinistra italiana ed occidentale soprattutto ad alimentare un umore e spesso anche una violenza antisraeliana e antiebraica in quelle piazze e nelle università e nei Talk televisivi? Perché?
Ma le sinistre italiane non avevano creato un allarme fascismo dopo la vittoria della destra in Italia? Molti degli stessi che oggi stanno contro Israele, contro gli ebrei alcuni, non pochi, non si armavano, sino ad un mese fa, delle storie di persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti e dei fascisti? Le televisioni e le piazze e le università, sempre le stesse, sempre gli stessi, non denunciavano l’orrore antiebraico della destra italiana storica, gridando al pericolo Meloni?
E perché adesso che la Meloni sta, senza se e senza ma, con Israele e con gli ebrei, loro, sempre quelli, stanno dall’altra parte?
Spiegazioni.
1. Per miopia politica alcuni. Perché bisogna stare contro la Meloni e “i fascisti” a prescindere. Anche quando, per farlo, si sta accanto ai fascisti di tutto il mondo,ai nazisti veri di Hamas. Meglio Hamas della Meloni. Guardate quanto brucia. Dove arriva l’odio.
2. Un’altra ragione l’ha spiegata Ehud Barak ex Premier israeliano, laburista, di sinistra, da Porro: la sinistra italiana e internazionale sta genericamente con gli underdog,ha detto, con gli svantaggiati, con quelli che sembrano svantaggiati. Qui si fa più complicata la cosa. Perché per stare con gli svantaggiati non si capisce un bel niente su chi è più svantaggiato degli svantaggiati. Un bel niente. Pensate per un attimo ad uno scenario di questo tipo: nel Trentino Alto Adige comandano i nazisti, finanziati e sostenuti dalla Germania Nazista, dichiarano di voler annientare l’Italia e gli italiani, vengono in Italia a sgozzare donne e bambini, gettano 10 mila e più missili sulle città italiane, per fare questo costringono con la pistola alla tempia i civili di Trento e Bolzano a stare sotto le bombe della reazione italiana, si nascondono e fanno partire razzi da sotto gli ospedali, da sotto le scuole, sono con i mitra dentro le ambulanze. Chi sono gli svantaggiati? Se non lo vedi chi sono gli svantaggiati è perché non vuoi vederlo. Perché sei ideologicamente e o istintivamente contro Israele e gli ebrei. Punto. O perché sei cretino.
3. Si dice: ma Netanyahu! Certo, lo ha detto anche Barak, con nettezza. Netanyahu ha colpe enormi. Ha sostenuto Hamas, lo ha detto Barak, perché ne Netanyahu né Hamas vogliono due popoli e due stati. Per ragioni opposte, che convergono, come convergono estrema sinistra ed estrema destra nel mondo, come convergono tutti i populismi e tutti i terrorismi e spesso i populismi con i terrorismi. Però, però, dice Barak, adesso noi abbiamo un nemico più grande, che vuole annientarci, adesso noi dobbiamo reagire, vita o morte per noi. Poi faremo i conti anche con Netanyahu. Cioè, Barak, la sinistra israeliana, non farebbe cose diverse a Gaza adesso. Chiaro.
4. C’è un’altra ragione che spiega le piazze e le università contro Israele e gli ebrei. Non lo svantaggio dei palestinesi, ma il “vantaggio” degli ebrei. Per una certa sinistra, gli ebrei sono…. ricchi, sono capitalisti. Pensano. E a una certa sinistra la ricchezza, il capitale, degli altri, fa schifo. Degli altri. Diciamolo: è il veleno di un comunismo che resiste dentro i tunnel della storia. Sotto pelle. Che si manifesta adesso nascondendosi sotto gli svantaggiati palestinesi, che si è manifestato in Ucraina, che si vede, per chi vuole vederlo, sotto pelle, con l’ambientalismo estremo, che altro non è che anticapitalismo. È un miscuglio di anticapitalismo e antiamericanismo. Che vive nei tunnel, che lancia razzi dai tunnel della cattiva coscienza. Hanno fatto pace con il capitale e con la ricchezza e con i vantaggi. Ma solo con i loro.
Sergio Pizzolante