Serie A, il Milan di Inzaghi non c’è più: perde in casa anche con l’Atalanta. Volano Sampdoria e Fiorentina

milanLa Juventus fugge a + 5 sulla Roma. Il Milan, almeno quello di Pippo Inzaghi, non c’è più. Nella 19esima giornata di Serie A, tutto facile per la squadra di Max Allegri, che travolge il Verona 4-0 nel posticipo con Pogba, Tevez (doppietta) e Pereyra. Ma è dalla San Siro rossonera, sempre più terra di conquista per gli ospiti, che arriva la notizia della domenica. Dopo il Sassuolo si prende i tre punti anche l’Atalanta: basta un gol di Denis a metà primo tempo per piegare un Milan povero di spirito, di tecnica e di idee. Più che di crisi, si dovrebbe parlare di stato comatoso e la vittoria contro le riserve del Sassuolo in Coppa Italia, martedì scorso, non è servita nemmeno da brodino. Nella 19esima giornata di Serie A, alla squadra di Colantuono è sufficiente essere ordinata e determinata per disinnescare ogni tipo di pericolo: il più bruttoMenez della stagione, un Cerci psicologicamente e tatticamente inesistente, un El Shaarawy mai incisivo e una difesa da brividi, costantemente infilata in contropiede, hanno certo facilitato le cose a Cigarini & co, cui l’1-0 del primo tempo va anche stretto. Nella ripresa un Inzaghi in confusione tattica e motivazionale si affida a Pazzini, nella speranza che un “vero nueve” possa per magia cambiare il volto a una partita indecorosa. Niente di tutto questo: il Milan accelera un po’, ma per inerzia. Il guaio è che anche alzando il ritmo, resta il vuoto pneumatico di una non-squadra, in cui il solo Bonaventura (molto più di Montolivo e De Jong) sembra giocare a calcio dimostrando se non genialità, perlomeno intelligenza. Non un tiro in porta nella ripresa, non un pericolo per un comunque incerto Sportiello. Finisce tra i fischi, sacrosanti, dei tifosi milanisti. E con un Inzaghi (espulso) ancora saldo sulla sua panchina Non per i suoi meriti, ma perché Galliani e Berlusconi non hanno alcuna intenzione di spendere altri milioni per un nuovo allenatore, avendone già due (l’altro è l’esonerato Seedorf) a libro paga. Ma una squadra così allo sbando non può blindarlo ancora a lungo. Libero