Serie A: Udinese-Napoli 1-1 LA CRONACA
Pareggiando 1-1 in casa dell’Udinese il Napoli è campione d’Italia a cinque giornate dal termine. Al gol di Lovric nel primo tempo ha risposto ad inizio ripresa Victor Osimhen. Il gol del pareggio che ha significato la matematica certezza della vittoria dello scudetto e la festa dei tifosi napoletani.
71′ Azione manovrata del Napoli, dopo una serie infinita di passaggi Elmas serve il pallone giusto a Zielinski che calcia di prima, ma SIlvestri dice di no.
59′ Napoli trasformato dopo il gol, ma l’Udinese non demorde e prova ancora a portarsi in avanti.
52′ GOL! Udinese – NAPOLI 1-1! Rete di Osimhen. Improvviso pareggio di Osimhen che in mischia, a seguito di un calcio d’angolo, con un piazzato di destro piazza la palla sotto la traversa.
Osimhen segna il pareggio del Napoli e lo stadio Dacia Arena letteralmente esplode. Il catino che per tutto il primo tempo è stato abbastanza tranquillo con una serie di cori da una e dall’altra parte, d’improvviso si è animato in un boato continuo durato alcuni minuti. Tra lo sventolio di centinaia di bandiere della tifoseria partenopea, decine di fumogeni di colore bianco e azzurro sono stati accesi. Uno in particolare è stato lanciato in campo ma è stato subito portato via da un vigile del fuoco.
FINE PRIMO TEMPO Udinese in vantaggio grazie ad un tiro a giro sotto l’incrocio di Lovric. Il Napoli parte in maniera aggressiva, ma non riesce mai a rendersi veramente pericoloso, l’Udinese con ripartenze e spunti dalle fasce trova invece il gol in uno dei pochi affondi. Partenopei in controllo del possesso palla, ma servirà trovare altre soluzioni per scardinare la difesa dei friulani.
32′ Cross dalla trequarti, Osimhen impatta di testa cercando il secondo palo. Palla di poco alla sinistra di Silvestri.
28′ Il Napoli è tornato in controllo del gioco con un fraseggio continuo sulla trequarti dell’Udinese.
20′ Scoccato il ventesimo minuto, dopo un buon inizio del Napoli è la squadra di casa, al primo vero affondo, ad aver trovato la rete del vantaggio.
13′ GOL! UDINESE – Napoli 1-0! Rete di Lovric. Udogie dalla fascia sinistra pesca Lovric in area, tiro a giro sotto l’incrocio e palla in rete.
Al Napoli basta un punto, un solo punto per coronare il sogno Scudetto. Il primo match point lo scorso weekend non è andato a buon fine, 1-1 contro la Salernitana. Questa volta l’avversario sarà un Udinese reduce dalla sconfitta a Lecce per 1-0.
Le formazioni
UDINESE (3-5-1-1): Silvestri – Becao, Bijol, Perez – Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie – Pereyra – Nestorovski. A disposizione: Padelli, Piana, Festy, Masina, Arslan, Zeegelaar, Abankwah, Buta, Thauvin, Semedo, Guessand.
NAPOLI (4-3-3): Meret – Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera – Anguissa, Lobotka, Ndombele – Elmas, Osimhen, Kvaratskhelia. A disposizione: Gollini, Marfella, Demme, Juan Jesus, Lozano, Simeone, Bereszynski, Zielinski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano, Raspadori.
Scudetto Napoli, tifosi in attesa
Un enorme boato allo stadio Maradona è esploso al gol di Osimhen che ha dato il pareggio al Napoli a Udine. Lo stadio è impazzito di gioia, con la stessa esultanza di un grande gol a Napoli, per la rete di un pareggio che se rimanesse già farebbe partire la festa tricolore. I 50.000 del Maradona hanno urlato facendo partire tanti bengala azzurri che hanno invaso l’aria dello stadio, rendendo anche poco visibili i maxischermi. Ma ora per i tifosi partenopei è solo il momento di urlare la goia repressa sventolando migliaia di bandiere, mentre si sente l’esplosione di fuochi d’artificio esterni al Maradona. Dunque, il pareggio di Osimhen a scacciare l’incubo: è letteralmente esploso di gioia anche il largo Maradona dove centinaia di tifosi stanno assistendo alla partita proiettata su un telo. Accesi diversi fumogeni e le trombe – dopo il gelo seguito al gol del vantaggio udinese – hanno ripreso a suonare. Esploso anche un petardo. Diversi i cori anti Juve.
Tutta la Dacia Arena ha reso omaggio, prima dell’inizio della gara Udinese-Napoli, al capitano dell’Aeronautica, Alessio Ghersi, 34 anni, scomparso sabato scorso in un incidente aereo con il proprio velivolo ultraleggero nella zona di Lusevera (Udine) in cui è morto anche un parente. Lo speaker dello stadio ha ricordato la figura del capitano pilota delle Frecce Tricolori – che hanno la loro base operativa a Rivolto (Udine) – e i 25 mila spettatori gli hanno tributato un lunghissimo applauso. E’ stato l’unico momento in cui tutta la tifoseria – quella bianconera e quella azzurra – si è unita. Nel pre-gara, infatti, i sostenitori delle due squadre si sono sfottuti a vicenda a colpi di cori e di fischi. Lo stadio è praticamente quasi tutto azzurro, ad esclusione della Curva Nord, occupata dalla tifoseria bianconera e parte dei Distinti.
Una città già tutta azzurra, già pronta alla festa per lo scudetto che il Napoli conquisterebbe questa sera facendo almeno un punto a Udine. Una città che attende con oltre 50.000 tifosi che a piedi stanno raggiungendo lo stadio Maradona tutto azzurro, anche nel settore di solito riservato agli ospiti. Nell’impianto sono già funzionanti i dieci maxischermi sulla pista di atletica davanti ai diversi settori dell’impianto, completamente esaurito, che si sta già affollando. La partita viene trasmessa anche sui due maxischermi fissi del Maradona appesi nella parte alta delle tribune laterali, mentre l’intero campo è coperto da una grande bandiera azzurra con il simbolo del club al centro e le scritte laterali ‘Napoli 4 maggio 2023’, immagine ripresa dal drone del club dall’alto per l’album dei ricordi. Le bandiere sventolano nello stadio mentre fuori gli ultras stanno già provando la festa radunandosi nelle strade intorno allo stadio, con grandi bandiere e fumogeni azzurri che hanno già invaso il quartiere; i tifosi sono in strada in tutta la città, da Piazza Plebiscito al Lungomare, dalla Sanità a via Toledo. Tutti vestiti di azzurro i tifosi in arrivo allo stadio, tutti con le maglie di quest’anno, dagli adulti ai ragazzini con le casacche di Osimhen e Kvaratskhelia, Di Lorenzo e Zielinski, ma tanti hanno deciso di vestirsi con la maglia di Maradona. Non manca sulle spalle dei napoletani la storia di questo club negli ultimi anni, con le maglie di Hamsik e Lavezzi e Cavani, tutte tirate fuori dall’armadio per ricordare i momenti belli in cui lo scudetto si sognava nell’era De Laurentiis, che prese la società retrocessa in Serie C e in 17 anni l’ha riportata sulla vetta. Il presidente azzurro ha scelto oggi di non andare a Udine con la squadra ma di restare a Napoli, per godersi la serata con i napoletani allo stadio Maradona, in una nuova condivisione tra club e ultras che funziona.
Scudetto Napoli: cori, bandiere e fumogeni all’esterno dello stadio Maradona
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