Napoli e Genoa 0-0 nell’ultimo dei tre anticipi del sabato validi per la 12/a giornata del campionato di calcio di Serie A. Prosegue la crisi della squadra allenata da Carlo Ancelotti, che non sa più vincere e, alla fine, è stata sommersa dai fischi del pubblico del San Paolo.
Fischi a Lorenzo Insigne al momento della sostituzione. Il capitano del Napoli è uscito al 21′ della ripresa del match contro il Genoa, lasciando il posto a Elmas. La sua uscita dal campo è stata accompagnata da una lunga sequenza di fischi dei tifosi. Insigne ha salutato calorosamente Elmas e Ancelotti e poi ha dato il cinque ai membri dello staff a bordocampo prima di sedersi in panchina, senza mai voltarsi verso le tribune. Insigne è stato tra i più bersagliati nei giorni dopo la ribellione della squadra al ritiro, in particolare i tifosi gli addossano la responsabilità di aver partecipato all’insubordinazione, pur essendo il capitano della squadra.
Lorenzo Insigne è stato fischiato quando lo speaker dello stadio San Paolo ha chiamato il suo nome leggendo le formazioni di Napoli-Genoa. Solo pochi tifosi, in tutto sono circa 20.000 con le curve con ampi spazi vuoti, hanno risposto con il cognome del calciatore azzurro alla chiamata dello speaker che annuncia solo i nomi di battesimo. Un po’ di fischi sono arrivati al nome di Callejon, ma al momento dell’annuncio del numero 24, Insigne, nessuno ha urlato il suo cognome e sono partiti i fischi. Nuova salva di fischi dagli spalti dello stadio San Paolo pochi istanti prima dell’inizio di Napoli-Genoa, quando i giocatori del Napoli si sono tutti avvicinati alla panchina stringendosi in un abbraccio, cosa non usuale. Un gesto non apprezzato dai tifosi che hanno fatto partire i fischi dalle curve, poi seguiti anche da qualche applauso, soprattutto dalle tribune. In curva A sventolano le bandiere e ci sono i cori, ma è stato mostrato un solo striscione “Rispetto”, come già avvenuto all’esterno dello stadio in occasione dell’allenamento di due giorni fa. Mentre la Curva B sta attuando uno sciopero del tifo che era stato già annunciato prima dell’insubordinazione al ritiro e che dipende dalle nuove e più stringenti regole sui posti assegnati, le bandiere e i megafoni in curva. Dalla curva B prima dell’inizio della partita è scattato un solo coro “Devi vincere”. Ansa