
(ANSA) – ROMA, 10 MAG – C’è chi promette di arrivare a piedi
dal Papa come Nicola qualora la Salernitana dovesse salvarsi e
chi, invece, come in casa Cosenza è pronto a incamminarsi verso
il Santuario di San Francesco di Paola. “Abbiamo il nostro
fioretto, ce lo siamo detto subito con mister e staff. Se ci
salviamo arriviamo a piedi a Paola” ha raccontato Emanuele De
Lieto, direttore generale del Cosenza, all’ANSA. E all’obiettivo
non manca più tanto nonostante l’inferno della Serie C fosse
vicino. “Venerdì contro il Cittadella siamo stati retrocessi per
un’ora, poi con la vittoria siamo passati dalle stalle alle
stelle. Al 90′ abbiamo festeggiato, ma siamo consapevoli che non
è ancora finita” ha continuato De Lieto. Il gol di Zilli al 65′
una liberazione che ha permesso alla squadra di Bisoli di
giocarsi il playout da quintultimi con il Vicenza. Un vantaggio
non da poco perché nella gara di ritorno del 20 maggio i
calabresi potranno giocare nel proprio stadio.
“Festeggiando con il Cittadella abbiamo capito quanto
importante sia per noi avere il nostro pubblico nella gara di
ritorno. I nostri tifosi sono un valore aggiunto”. Il 12 maggio
si partirà in casa del Vicenza, ma “la stagione del Cosenza è
cambiata con l’arrivo di Bisoli. Ci ha stravolto in positivo,
senza di lui non saremmo al playout”. Un primo piccolo traguardo
definito “insperato fino a qualche tempo fa” viste le
vicissitudini vissute a inizio anno con il ripescaggio in Serie
B al posto del Chievo. Poi un mercato di gennaio che ha
stravolto la squadra e la bravura di un presidente, secondo il
dg del Cosenza, che “non ha badato a spese per arrivare al
risultato”. “Nonostante le difficoltà è stata una stagione piena
di emozioni – ha aggiunto – Abbiamo anche raccolto il giusto
malcontento della città per i mancati risultati, ma ritrovarci
al playout ci dà una forza incredibile. Il presidente sta
facendo il massimo per mantenere la categoria”. Adesso mancano
solo gli ultimi chilometri: esattamente 34 come la distanza da
Cosenza al Santuario di San Francesco a Paola, perché la
promessa in caso di salvezza è stata fatta. “C’è chi ci andrà in
bici o chi come me un po’ correndo e un po’ camminando” ha
concluso De Lieto. (ANSA).
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