
(ANSA) – SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 28 FEB – “Annunciamo lo
stato di agitazione e comunichiamo che, dalla giornata di
domenica 5 marzo, interromperemo tutte le attività sportive
essendo diventato per noi impossibile e troppo oneroso
continuare l’attività in assenza dei dovuti pagamenti da parte
della Società”. Con una nota concordata con l’Assocalciatori, i
giocatori della Sambenedettese Calcio annunciano lo stop
all’attività agonistica, in disaccordo con la gestione del
presidente Roberto Renzi. Non scenderanno dunque in campo in
occasione del derby con il Porto d’Ascoli valevole per il
campionato di serie D di calcio. “Facendo seguito alle
comunicazioni, solleciti e richieste di adempimento inviate
nelle scorse settimane alla società, evidenziamo come perduri
l’insostenibile ed inaccettabile grave situazione che si protrae
ormai da mesi. Tutti gli sforzi effettuati sono rimasti vani e,
ad oggi – si legge nella nota – è impossibile è per noi
continuare a svolgere l’attività sportiva in assenza di
adempimento delle promesse fatte da parte del Club ed in assenza
di qualsivoglia prospettiva finalizzata alla conclusione del
campionato”.
I calciatori rimarcano di aver continuato “ad onorare la maglia
finché ci è stato possibile attingendo alle nostre risorse
personali ma, vista l’impossibilità di onorare i contratti di
locazione, nonché di provvedere al nostro mantenimento,
annunciamo lo stato di agitazione. Dispiace per la città, per i
tifosi e tutti i nostri sostenitori che ci sono stati vicini e
ci hanno sostenuto, avremmo voluto un finale di stagione
completamente diverso”.
Roberto Renzi, imprenditore romano, si era aggiudicato a maggio
2021 l’asta riguardante la società calcistica di San Benedetto
del Tronto. (ANSA).
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