
In passato nel parlamento italiano l’onorevole Giancarlo Mazzucca ha proposto che in cambio di una sala da gioco la Repubblica di San Marino dovrebbe combattere concretamente gli evasori fiscali e dovrebbe abbandonare il segreto bancario.
Noi ci chiediamo come sia possibile che siamo arrivati a non avere più nulla di quello che ci chiedeva l’Italia e non essere riusciti ad avere nulla in cambio.
Se addirittura esistevano proposte di parlamentari Italiani per interagire con la nostra amata Repubblica, com’è possibile che San Marino abbia solo dato e non abbi portato nulla a casa?
Noi di E.C.S.O. siamo per l’immediata apertura di una casa da gioco in Repubblica.
Alcuni politici litigano per decidere chi dovrebbe governare il Casinò, mentre secondo noi dovrebbero calmarsi e fare sistema per portare il Casinò a San Marino in tempi record.
Una sala da gioco, assieme alle cisterne del pianello ristrutturate e idonee per contenere esposizioni d’arte internazionali, basterebbe per sanare la disastrosa situazione delle casse dello stato, l’occupazione e rilancerebbe il turismo.
Il casinò a San Marino era stato fondato nel 1947 appena dopo la seconda guerra mondiale, ma purtroppo fu subito chiuso a causa delle insistenti pressioni del governo italiano. Se prendiamo per esempio Maltà notiamo subito che l’isola è dotata di ben 4 case da gioco e che gli introiti delle stesse sono enormi. A differenza di Malta San Marino ha la possibilità di pescare i suoi clienti in un mare da 5,5 milioni di potenziali giocatori, per non parlare di tutte le persone che attualmente vanno a giocare a Campione, Venezia o in Croazia. E.C.S.O. |