Le linee di fondo del progetto del Partito Socialista Riformista Sammarinese sono orientate a superare il vecchio modello di sviluppo economico ed a costruire un nuovo sistema San Marino in grado di competere a livello internazionale. La crescita economica del Paese deve essere armonica, equilibrata, indirizzata, tenendo conto delle risorse umane disponibili e di quelle da reperire all’esterno; della limitatezza del territorio e della tutela dell’ambiente; della necessità di procedere celermente alla concretizzazione di un bilancio statale di programma e al suo riequilibrio a favore della spesa di investimento; della opportunità di individuare nuovi mercati tramite le relazioni internazionali, oltre che nuove strategie per incrementare i consumi interni; della urgenza di mettere in campo un progetto formativo con la piena collaborazione dell’Università e di centri privati, nonché con la responsabile partecipazione delle imprese;della necessità di sviluppare attività di ricerca con l’obiettivo di promuovere nuove imprese tecnologicamente avanzate con possibilità di una buona occupazione. La riqualificazione del sistema economico deve incrociarsi con la rifondazione etica del Paese a partire dai gruppi dirigenti, ma riscoprendo l’interesse generale quale motore del cambiamento e mobilitando i cittadini come risorsa irrinunciabile. Infatti non può esistere una grande politica senza una forte mobilitazione collettiva attorno ad un disegno di avanzamento e di progresso. Una grande politica deve intrecciare progetto ed etica, proposta economico-sociale e partecipazione democratica, risposta alle sfide attuali e identificazione. Per andare in questa direzione si deve esprimere un forte impegno politico per impostare un nuovo sistema San Marino fondato su istituzioni autorevoli e credibili, su una solidarietà operante e concreta, su servizi amministrativi, sociali e finanziari eccellenti, su un ambiente dinamico e favorevole alla crescita di una nuova economia, sana e competitiva. Gli obiettivi di fondo consistono nel passaggio ad una economia sostenibile in rapporto alla popolazione, al territorio e all’ambiente; nella buona occupazione di tutti i sammarinesi; nell’inserimento a pieno titolo nel commercio mondiale; in una crescita non solo quantitativa ma soprattutto qualitativa. Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi definiti riguardano: a) un progetto integrato per il rilancio delle attività commerciali e turistiche, artigianali e agricole; b) un generale rinnovamento e potenziamento delle imprese affermandone anche i diritti col varo di uno statuto dell’impresa; c) la promozione dell’economia cooperativa soprattutto nel campo dei servizi; d) la liberalizzazione delle società a fronte di precisi requisiti, chiare regole e definiti profili imprenditoriali; e) l’eliminazione della barriera della residenza per le società commerciali; f) la definizione di scelte di fondo per le strutture sanitarie e parasanitarie private da insediare sul territorio; g) l’abbandono della logica statalista nella gestione dei giochi socializzando una parte delle azioni o delle quote della società di gestione, prevedendo la tutela del giocatore con un tetto alle perdite, organizzando un controllo severissimo da parte dello Stato sui movimenti finanziari; l’eventuale introduzione di nuove tipologie di gioco dovrà essere decisa attraverso un referendum popolare consultivo e nell’ambito di un progetto turistico complessivo che non stravolga le basi di una sana società del lavoro; h) il varo di un piano delle infrastrutture territoriali che faccia scelte qualificanti e razionali per le opere pubbliche; i) le iniziative esterne per conseguire accordi di interscambio internazionale; l) l’armonizzazione e il consolidamento del settore bancario e finanziario a sostegno dell’economia e della ricerca scientifica; m) il riequilibrio della finanza pubblica a favore delle spese di investimento, corredato dall’analisi costi/benefici delle spese preventivate.
Agli effetti operativi di breve e medio termine individua i seguenti interventi: a) favorire la riconversione dell’apparato produttivo e dei servizi inserendo nuove tecnologie, nuovi prodotti, centri di ricerca scientifica, centri del benessere; utilizzando tutte le risorse umane e finanziarie interne anche con quote riservate alla partecipazione popolare; riducendo drasticamente le pratiche burocratiche; abolendo il sistema concessorio, trasformando in società per azioni le società anonime esistenti, valorizzando la libera impresa; b) varare nuove e moderne normative per l’associazionismo, il volontariato, le società cooperative, al fine di potenziare il terzo settore e utilizzarlo per effettuare servizi non strategici dello Stato in alternativa alla privatizzazione; trasformare l’Azienda Statale dei Servizi in una public company che preveda un 30% di azionariato popolare
sottoscrivibile dagli utenti; c) attuare in concreto una politica economica programmata per la riqualificazione del territorio, edificato e non; per rilanciare l’iniziativa pubblica sulle grandi opere in sinergia tra Stato e privato, impostando un piano infrastrutturale che ridefinisca l’intero assetto del territorio per i prossimi dieci anni con riguardo a: 1) viabilità interna e collegamenti esterni viari, aerei e navali; 2) rete informatica generale; 3) telecomunicazioni moderne e competitive; 3) fonti energetiche con particolare attenzione alle energie rinnovabili e al risparmio energetico per raggiungere gradualmente il traguardo di un PAESE VERDE; 4) trattamento autonomo dei rifiuti partendo dalla raccolta differenziata, dal completamento della rete fognaria e dal recupero delle acque; 5) approvvigionamento dell’acqua potabile utilizzando tutte le risorse interne per offrire acqua da bere migliore delle tante e costose acque minerali in plastica; 6) rilancio dei settori del commercio e del turismo, riformando le normative che limitano le iniziative private, riqualificando il Centro Storico di San Marino, promuovendo convegni, congressi, fiere specializzate ed eventi culturali, favorendo la nascita di un centro benessere di eccellenza che diventi un’attrazione internazionale, realizzando una grande area commerciale pedonalizzata tra il confine di Dogana e Serravalle previa deviazione del tratto di superstrada interessato e la realizzazione di adeguati parcheggi sotterranei, sulla base di un progetto elaborato da una grande firma a livello mondiale; 7) costruzione di un nuovo, moderno ospedale e utilizzo dell’immobile di Cailungo per altri scopi pubblici; 8) costruzione di un campus universitario e potenziamento dell’ Ateneo proiettato all’alta specializzazione e alla formazione; 9) localizzazione e costruzione degli impianti sportivi e per il tempo libero mancanti. L’intervento sul territorio deve partire dall’adozione del modello perequativo per tutti i terreni, proseguire con la soluzione di piccolecostruzioni e ampliamenti per le esigenze delle famiglie, concludersi con la possibilità di riconvertire gli edifici industriali in commerciali a condizione che siano garantiti gli standard urbanistici e di sicurezza vigenti; 10) costituzione di una immobiliare pubblica per la gestione del patrimonio dello Stato e per l’attuazione di un piano casa che risolva il problema abitativo per tutte le famiglie che, per vari motivi, vivono in difficoltà economiche. d) consolidare e sviluppare il centro finanziario con un’azione autorevole e programmata, graduale e prudente, con elevate professionalità, che offra ai cittadini e all’imprenditoria servizi e prodotti innovativi e rilevanti risorse, adeguandosi alle normative europee, entrando in white list, attuando una vigilanza rigorosa, costituendo un fondo di garanzia per i risparmiatori, ottenendo la possibilità di collocare all’estero i prodotti finanziari sammarinesi, concordando la reciprocità con l’Italia e con la UE. Le banche possono facilitare il raggiungimento dell’obiettivo formando un’unica associazione di sistema che consenta la messa a punto di attività economiche comuni per installare applicativi informatici sofisticati e software, al fine di evitare i costi per l’acquisto di prodotti finanziari esteri, per sviluppare i servizi evoluti di
partecipazione dei clienti, per una efficiente gestione di tesoreria sammarinese, per diminuire i documenti cartacei, per una graduale internazionalizzazione del sistema. E’ opportuno che le banche escano dal capitale sociale della Banca Centrale ripristinando il distacco tra controllori e controllati; e) completare la riforma fiscale con le norme sul contenzioso, con i diritti del contribuente e con l’introduzione del quoziente familiare, riducendo gradualmente le aliquote impositive a fronte dell’emersione di tutti i redditi imponibili; attuare il passaggio dalla monofase all’IVA; dematerializzare l’intero ciclo di vita delle fatture adottando la
“fattura elettronica”; f) impegnare adeguati investimenti per l’imprenditoria giovanile, la ricerca, la formazione permanente, la cultura e organizzare la società della conoscenza e della personalizzazione del lavoro per attivare i nuovi motori dello sviluppo; g) dare concretezza e sostanza agli interventi pubblici tramite l’acquisizione di nuove entrate non aleatorie, l’eliminazione degli sprechi e delle spese inutili e la diminuzione
in percentuale della spesa corrente pari a due punti all’anno per consentire una politica economica efficace, sostenuta anche dall’emissione di titoli del debito pubblico da utilizzare per la ristrutturazione del debito consolidato e per investimenti mirati, senza mai trascurare una gestione oculata e trasparente del bilancio statale; h) migliorare la qualità e l’iniziativa del corpo diplomatico e consolare con l’obiettivo di intessere rapporti internazionali che diano luogo ad accordi commerciali; svolgere le più opportune azioni per dare una buona immagine della Repubblica; i) affrontare il problema delle residenze anagrafiche con la necessaria prudenza, abolendo quelle fasulle e di comodo, eliminando tutti gli ambiti di discrezionalità e deliberando concessioni strettamente legate ad attività imprenditoriali di livello e a professionalità non reperibili all’interno con una temporaneità rapportata al permanere dei requisiti iniziali stabiliti per legge;
Nel momento contingente è indispensabile il varo di un piano anticrisi di ampia portata in linea con le scelte di fondo per un nuovo sistema San Marino. Con un progetto complessivo di società, del Paese che desideriamo nei prossimi anni, con la programmazione di bilancio, con la riconversione dell’economia, con una qualificata presenza internazionale, San Marino può evitare i rischi di declino economico e di
emarginazione dai circuiti internazionali.
* tratto dal nostro progetto San Marino 2013